- In occasione dell'audizione informale di lunedì presso le Commissioni riunite Trasporti, poste e telecomunicazioni ed Ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera dei deputati, l'Associazione Italiana Port & Terminal Operators (Assiterminal) ha presentato tre proposte di emendamenti in vista della conversione in legge del decreto-legge n. 121 del 10 settembre scorso recante disposizioni urgenti in materia di investimenti e sicurezza delle infrastrutture, dei trasporti e della circolazione stradale.
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- Assiterminal ha esortato ad estendere a tutto il 2021 le misure di sostegno agli operatori portuali previste all'art.4. Specificando che questa proposta emendativa non comporta nuove o maggiori spese per l'amministrazione, l'associazione ha spiegato che la richiesta di ampliamento delle misure previste nell'art.4 è volta a soddisfare prevalentemente lo scenario di marcato in cui continuano a versare i concessionari portuali asserviti ai traffici crocieristici che nel 2021 proiettano un calo di volumi di passeggeri del 70% rispetto al 2019.
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- La seconda proposta dell'associazione è volta a consentire una modifica dei termini delle concessioni portuali, sia relativamente alla misura dei canoni quanto rispetto alla durata della concessione, attivando strumenti adeguati per consentire il riequilibrio economico-finanziario nei rapporti concessori, anche in funzione di investimenti infrastrutturali che il terminalista privato volesse intraprendere. A tal proposito Assiterminal ha ricordato che le Autorità di Sistema Portuale possono disporre, compatibilmente con il diritto dell'Unione Europea e ove ne ricorrano le condizioni, una modifica dei rapporti concessori in essere, ai sensi degli art. 36 del codice della navigazione e 6 e 18 della legge n. 84/1994, al fine di tenere conto degli effetti derivanti dagli eventi imprevedibili, ivi inclusa l'emergenza epidemiologica Covid-19, nonché dalla necessità di eseguire lavori aggiuntivi necessari per l'esercizio dell'infrastruttura, nel computo dell'equilibrio economico-finanziario delle concessioni originarie, previa eventuale notifica ex art. 108 TFUE.
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- La terza proposta di Assiterminal, volta - ha precisato l'associazione - a dare seguito a quanto condiviso e pattuito con le parti sociali nel corso del rinnovo del CCNL dei lavoratori dei porti, prevede di inserire all'art. 4 il seguente comma 8: “Le Autorità di Sistema Portuale, utilizzando una quota delle proprie entrate per tasse a carico delle merci imbarcate e sbarcate e per diritti su movimentazione dei passeggeri, destinano a decorrere dal 2022 risorse per finanziare misure di incentivazione al pensionamento anticipato nonché misure di politiche attive per i lavoratori portuali appartenenti alle imprese titolari di autorizzazioni e/o concessioni ai sensi degli artt. 16 e 18, della citata legge, ovvero ai sensi dell'art.36 cod. nav., che applichino il CCNL Lav. Porti. Le risorse economiche di cui al presente comma potranno esser trasferite annualmente ad apposito fondo nazionale qualora venga costituito. Il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, con decreto direttoriale della competente Direzione Generale, sentite le parti stipulanti il CCNL Lav. Porti, indicherà, i criteri generali per l'attuazione delle suddette misure”.
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