- L'avvio dell'attività della One Network Express (ONE), la joint venture costituita dai gruppi armatoriali giapponesi “K” Line, MOL e NYK che ne possiedono rispettivamente il 31%, 31% e 38% del capitale, non era stato per nulla soddisfacente per i tre partner nipponici che vi avevano fatto confluire le loro attività nel settore del trasporto marittimo dei container. Con l'inizio dell'attività operativa della ONE, avvenuto il primo aprile 2018, si erano subito manifestate difficoltà gestionali che si erano tradotte in una drastica riduzione dei ricavi che in precedenza “K” Line, MOL e NYK ottenevano da questo segmento d'attività.
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- Ora le cose vanno decisamente meglio dato che ONE, complice il periodo eccezionalmente favorevole per le compagnie del settore, a partire dall'ultimo trimestre del 2020 ha registrato un'escalation del volume d'affari che ormai risulta assai superiore a quello totalizzato assieme dai tre gruppi giapponesi in questo comparto d'attività e che nel terzo trimestre di quest'anno ha raggiunto un valore record.
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- Nel periodo luglio-settembre del 2021, corrispondente al secondo trimestre dell'anno fiscale 2021 della ONE, la compagnia giapponese ha infatti riportato ricavi pari a 7,56 miliardi di dollari, valore mai così elevato in precedenza e che rappresenta un aumento del +138% sullo stesso periodo dello scorso anno. Anche EBITDA ed EBIT hanno raggiunto valori record pari rispettivamente a 4,57 miliardi di dollari (+435%) e 4,29 miliardi di dollari (+612%). Un nuovo picco storico è stato segnato anche dall'utile netto che è ammontato a 4,20 miliardi di dollari (+715%).
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- Nel terzo trimestre di quest'anno le portacontenitori della ONE impiegate sulle rotte fra Asia ed Europa hanno trasportato carichi pari ad un totale di 790mila teu (+12%), di cui 443mila teu verso l'Europa (+6%) e 347mila teu verso l'Asia (+20%). I volumi di carichi containerizzati trasportati dalla flotta sulle rotte transpacifiche Asia-Nord America hanno invece accusato una flessione del -12% essendo stati pari a 958mila teu, di cui 649mila sulla relazione eastbound (-15%) e 309mila su quella westbound (-6%).
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