- Nell'ultimo trimestre di quest'anno l'Italia, con i suoi porti, ha registrato un incremento del +0,5% dei propri legami alla rete mondiale di servizi di trasporto marittimo containerizzato. Per il periodo ottobre-dicembre del 2021, infatti, risulta pari a 76,34 il Liner Shipping Connectivity Index (LSCI) per l'Italia, l'indice creato dalla Conferenza delle Nazioni Unite sul Commercio e lo Sviluppo (UNCTAD) per definire quale sia il livello di integrazione di una nazione nel network mondiale di servizi di linea, indicatore che ha come riferimento un valore massimo pari a 100 relativo al primo trimestre del 2006. Tale valore per l'Italia, se è superiore del +0,5% rispetto a quello segnato nell'ultimo trimestre del 2020, è anche lievemente al di sopra (+0,3%) del valore riferito al terzo trimestre del 2021.
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- Relativamente invece al Port Liner Shipping Connectivity Index (PLSCI), l'indicatore dell'UNCTAD che segnala la posizione di ogni porto mondiale nel network mondiale dei servizi marittimi containerizzati, nell'ultimo trimestre di quest'anno il porto italiano ad aver segnato il maggior incremento dell'indice LSCI rispetto al quarto trimestre del 2020 è quello di Vado Ligure che ha totalizzato una crescita del +93,3%, seguito dal porto di Civitavecchia con +22,2%, dal porto di Trapani con +20,1%, dal porto di Salerno con +11,3%, dal porto di Taranto con +6,3%, dai porti di Genova e Venezia entrambi con +5,8%, dal porto di La Spezia con +2,4%, da quello di Ravenna con +1,7% e dai porti di Ancona, Livorno e Trieste rispettivamente con +1,6%, +1,1% e +0,5%. La flessione più accentuata dell'indice LSCI è stata registrata dal porto di Catania con -25,5% seguito dai porti di Marina di Carrara (-12,7%), Bari (-9,3%), Cagliari (-7,9%) e Gioia Tauro (-1,7%).
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- Tra le altre nazioni della sponda nord del Mediterraneo, a registrare i maggiori incrementi dell'indice LSCI sono state Albania (+4,1% sul quarto trimestre del 2020), Spagna (+1,2%) e Slovenia (+0,6%), mentre l'indice della Croazia è risultato invariato e in calo sono risultati gli indicatori LSCI di Grecia (-0,3%), Francia (-4,1%) e Montenegro (-18,6%). Tra le nazioni europee dell'arco portuale del Northern Range, a registrare un indice LSCI in crescita è stata la Germania (+2,1%), mentre l'indice dell'Olanda è risultato invariato e quello del Belgio ha accusato una flessione del -0,9%.
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