- «Non si può più navigare a vista». Lo ha detto Giacomo Speretta, senior vice president Marketing, Business Development & Sales Strategy di Leonardo Spa, riferendosi ai rischi della sicurezza informatica, intervenendo oggi al webinar dal titolo “Cybersecurity nell'ambito marittimo-portuale” organizzato da Assarmatori e FISE Uniport. «L'International Maritime Organization - ha ricordato Speretta - ci invita a creare un ecosistema cyber resiliente. La tutela dal rischio cibernetico diventa cruciale, dunque, anche per il settore marittimo, ed in questo contesto il supporto da parte di aziende specializzate in sicurezza globale diventa imprescindibile per le società del settore che vogliono tutelarsi dai rischi cibernetici».
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- Riferendosi specificamente al settore portuale, Giorgio Volta e Rodolfo Zunino del Dipartimento di ingegneria navale, elettrica, elettronica e delle telecomunicazioni - DITEN dell'Università degli Studi di Genova, hanno evidenziato che «l'organizzazione di un porto è molto articolata e ricca di interazioni fra le società presenti nell'ambito portuale e - ha rilevato Volta - molte infrastrutture critiche che nello stesso ambito portuale erogano i loro servizi. Se uno degli attori fosse vittima di un attacco informatico potrebbe causare un effetto domino non voluto, mettendo in crisi diverse strutture. Per contrastare tali minacce digitali serve dunque una buona strategia di security governance». «Urge - ha aggiunto il professor Zunino - un innalzamento del livello di competenza, attenzione e consapevolezza. In questo senso appare imprescindibile una mission di formazione strutturata e multidisciplinare, capace di offrire un quadro organico di competenze non solo tecniche ma anche organizzative, di governance e comportamentali».
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- «La cybersecurity - ha sottolineato nel suo intervento Orietta Campironi, chief information officer della società armatrice Ignazio Messina & C. Spa - è sempre più un aspetto critico, essenziale per preservare la continuità e la sicurezza operativa, la sicurezza della nave, degli asset e delle persone. I nuovi scenari operativi, dettati dal periodo di emergenza pandemica, con l'utilizzo crescente del lavoro da remoto e di nuove modalità di collaborazione, richiedono di rimodellare l'approccio di difesa di postazioni di lavoro sempre più virtuali, nella consapevolezza che il cyber-crime rinnova continuamente tattiche, tecniche e procedure con l'intento di eludere le difese e muoversi senza ostacoli. La strategia e l'approccio alla sicurezza richiedono un livello di consapevolezza e di attenzione ancor più alto».
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