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Federagenti, estendere le misure di emergenza anche ai porti e alle infrastrutture
Per il settore marittimo portuale la federazione propone anche un accorciamento della catena di comando
28 marzo 2022
Federagenti chiede di estendere semplificazioni e sburocratizzazioni previste dal decreto-legge n. 17 “Misure urgenti per il contenimento dei costi dell'energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali” dello scorso primo marzo anche ad altri settori. In particolare, per la federazione degli agenti marittimi italiani, la stessa strategia di sburocratizzazione va applicata immediatamente ai porti e alle infrastrutture, a partire dalla semplificazione delle procedure di Valutazione di Impatto Ambientale che si pensa di introdurre appunto per le rinnovabili.
Inoltre, per Federagenti è anche il momento di prendere in seria considerazione quello che la federazione ha proposto per il settore marittimo-portuale, ovvero un vero e proprio accorciamento della catena di comando attraverso l'attribuzione alla Presidenza del Consiglio dei ministri delle competenze di scelta strategica in materia.
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Federagenti chiede di estendere semplificazioni e sburocratizzazioni previste dal decreto-legge n. 17 “Misure urgenti per il contenimento dei costi dell'energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali” dello scorso primo marzo anche ad altri settori. In particolare, per la federazione degli agenti marittimi italiani, la stessa strategia di sburocratizzazione va applicata immediatamente ai porti e alle infrastrutture, a partire dalla semplificazione delle procedure di Valutazione di Impatto Ambientale che si pensa di introdurre appunto per le rinnovabili.
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