- Nel primo trimestre di quest'anno i porti russi hanno movimentato 200,2 milioni di tonnellate di merci, con un incremento del +1,2% sullo stesso periodo del 2021. Nel solo segmento dei carichi secchi - ha reso noto l'associazione dei porti commerciali russi - il totale è stato di 90,1 milioni di tonnellate (-5,5%), di cui 43,2 milioni di tonnellate di carbone (-5,6%), 14,4 milioni di tonnellate di merci in container (-1,5%), 7,6 milioni di tonnellate di cereali (-29,8%), 4,7 milioni di tonnellate di fertilizzanti minerali (+8,5%), 2,9 milioni di tonnellate di minerali (+14,6%) e 6,9 milioni di tonnellate di metalli ferrosi (-6,0%). Il totale dei carichi liquidi è stato di 10,1 milioni di tonnellate (+7,3%), incluse 62,8 milioni di tonnellate di petrolio greggio (+12,8%), 36,1 milioni di tonnellate di prodotti petroliferi raffinati (-0,9%), 9,8 milioni di tonnellate di gas liquefatto (+10,3%) e 1,1 milioni di tonnellate di prodotti alimentari (-16,0%).
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- Nei primi tre mesi del 2022 il totale delle merci in esportazione è stato di 157,2 milioni di tonnellate (-0,5%), quello delle merci in importazione di 10,3 milioni di tonnellate (+15,0%), le merci in transito sono ammontate a 16,3 milioni di tonnellate (+2,9%) e il traffico cabotiero è stato di 16,4 milioni di tonnellate (+8,5%).
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- Relativamente al volume di traffico portuale nelle principali regioni della Russia, nel primo trimestre di quest'anno i porti del bacino artico hanno movimentato 23,9 milioni di tonnellate di carichi (+4,3%), quelli del bacino baltico 60,5 milioni di tonnellate (+2,3%), i porti del bacino Azov-Mar Nero 61,0 milioni di tonnellate (+0,3%), gli scali portuali del bacino del Caspio 1,3 milioni di tonnellate (-32,8%) e i porti russi dell'Estremo Oriente 53,5 milioni di tonnellate (+0,9%).
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