Se nel primo trimestre di quest'anno l'azienda finlandese Konecranes, che produce mezzi di movimentazione e sollevamento, ha registrato performance finanziarie in deciso calo, iscrivendo in bilancio un valore del risultato operativo che è di segno negativo per la prima volta da molti anni (i più lontani dati finanziari della società in possesso del nostro giornale risalgono al 1999), tuttavia nel periodo Konecranes si è conquistata anche un notevole mole di commesse il cui valore ha superato per la prima volta la soglia di un miliardo di euro e che ha sensibilmente arricchito il portafoglio ordini salito ad un livello record.-
- Nei primi tre mesi del 2022 i ricavi sono ammontati a 672,1 milioni di euro, con una diminuzione del -4,5% sullo stesso periodo dello scorso anno, riduzione del volume d'affari che è stata più accentuato relativamente alla sola divisione Port Solutions del gruppo finlandese, che produce mezzi ad uso portuale, segmento d'attività nel quale i ricavi hanno segnato un calo del -25,4% scendendo a 176,0 milioni di euro. Il risultato operativo è stato, come detto, di segno negativo e pari a -19,5 milioni di euro rispetto ad un utile operativo di 37,5 milioni nel primo trimestre del 2021. L'apporto della divisione Port Solutions al risultato operativo è stato di segno negativo per -20,1 milioni di euro (utile di 15,6 milioni nel primo trimestre dello scorso anno). Dopo 17 trimestri consecutivi conclusisi in utile, Konecranes ha archiviato il primo trimestre di quest'anno con una perdita netta di -21,3 milioni di euro rispetto ad un utile netto di 18,4 milioni nel corrispondente periodo del 2021.
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- Nei primi tre mesi di quest'anno il valore record dei nuovi ordini acquisiti da Konecranes è stato di 1,03 miliardi di euro (+35,0%), con un valore record anche relativamente ai soli ordini alla divisione Port Solutions che hanno totalizzato 426,6 milioni di euro (+54,8%). Il valore delle nuove commesse non include ordini per 78,9 milioni di euro con la Russia (di cui 18,9 milioni per Port Solutions) che sono stati cancellati a seguito dell'invasione dell'Ucraina da parte delle truppe di Mosca. Al 31 marzo scorso il valore dell'orderbook del gruppo ha raggiunto il record storico di 2,48 miliardi di euro rispetto a 1,87 miliardi al 31 marzo 2021.
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