- Dopo gli accentuati incrementi a due cifre nei quattro trimestri precedenti, nel primo trimestre del 2022 i ricavi del gruppo navalmeccanico italiano Fincantieri hanno registrato un lieve rialzo del +2,2% essendo ammontati a 1,68 miliardi di euro rispetto a 1,65 miliardi nello stesso periodo dello scorso anno. Nel solo settore della costruzione di navi commerciali i ricavi sono stati pari a 1,33 miliardi di euro (-9,7%) - inclusi 903 milioni dal segmento delle navi da crociera (0%) e 427 milioni dal segmento delle navi militari (+21,3%) -, nel settore della costruzione di strutture offshore e navi speciali a 181 milioni di euro (+98,9%) e nel settore dei sistemi, componenti e servizi a 359 milioni di euro (+31,0%). Più marcata la crescita del margine operativo lordo che si è attestato a 118 milioni di euro (+16,8%), con un contributo di 110 milioni dalla divisione Shipbuilding (+12,2%), di sei milioni dalla divisione Offshore e navi speciali rispetto ad un milione di euro nel primo trimestre del 2021 e di 13 milioni, così come nei primi tre mesi dello scorso anno, dalla divisione Sistemi, componenti e servizi.
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- Nei primi tre mesi di quest'anno Fincantieri ha acquisito nuovi ordini per un valore complessivo di 513 milioni di euro (+51,3%), di cui 77 milioni nel ramo d'attività Shipbuilding (-22,2%), 291 milioni in quello Offshore e navi speciali (+104,9%) e 309 milioni nel ramo d'attività dei Sistemi, componenti e servizi (+102,0%). Al 31 marzo scorso il carico di lavoro complessivo era pari a 24,8 miliardi di euro rispetto a 26,5 miliardi al 31 marzo 2021.
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- Commentando i risultati conseguiti dal gruppo nei primi tre mesi del 2022 l'amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono, che sta per lasciare la carica a Pierroberto Folgiero ( del 20 aprile 2022), ha evidenziato che «i risultati di questo trimestre, in continuità con quelli del bilancio, mostrano un gruppo in buona salute da un punto di vista patrimoniale e finanziario, con un notevole carico di lavoro che dà visibilità per i prossimi anni. Tale carico di lavoro - ha rilevato - sarà realizzato in un momento particolarmente complesso come quello che stiamo vivendo, che sconta il perdurare dell'aumento del costo delle materie prime in un quadro di crisi geopolitica preoccupante. L'attenta politica di gestione dei rischi da sempre adottata dalla società accompagnata dalla continua ricerca di maggiore efficienza - ha precisato Bono - consentono, tuttavia, di mitigare questi effetti esogeni, prospettando risultati economici positivi anche per il futuro».
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- «Lascio dopo vent'anni - ha proseguito Bono - orgoglioso di aver guidato il gruppo fino al raggiungimento di posizioni di leadership mondiale nei principali settori in cui opera, anche grazie ad una squadra che non ha eguali al mondo. Ad essa, come a tutte le maestranze di Fincantieri e alle migliaia di aziende della nostra catena di fornitura, va il mio più sentito ringraziamento per l'impegno e la dedizione dimostrati nel perseguire e raggiungere gli ambiziosi obiettivi che ci eravamo dati. Ai miei successori - ha concluso Bono - l'augurio di buon lavoro, comprendendo pienamente la responsabilità che si accingono ad assumere».
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