- Se nel primo trimestre del 2022 i carichi containerizzati trasportati dalla flotta della ZIM hanno raggiunto un livello record per questo periodo dell'anno, le principali voci del conto economico di questo periodo della compagnia di navigazione israeliana, ovvero ricavi, EBITDA, EBIT e risultato d'esercizio, hanno tutti segnato un nuovo massimo storico, picco di questi valori che ZIM ha infranto trimestre dopo trimestre a partire dal periodo ottobre-dicembre del 2020, trend che per alcune di queste voci è in atto dal secondo trimestre del 2020.
-
- Nei primi tre mesi di quest'anno il vettore containerizzato israeliano ha totalizzato ricavi pari a 3,72 miliardi di dollari, con una crescita del +113,1% sullo stesso periodo del 2021 che è assai più accentuata dell'aumento dei costi operativi attestatisi a 1,12 miliardi (+27,0%). Il rilevante incremento del giro d'affari è stato generato dalla prosecuzione dell'eccezionale tendenza al rialzo dei noli, tariffe di trasporto il cui valore medio nel primo trimestre del 2022 è risultato di 3.848 dollari/teu (+99,9%). Dei 3,72 miliardi di introiti incamerati nel primo trimestre, 3,30 miliardi (+110,0%) sono stati prodotti direttamente dalle attività di trasporto marittimo containerizzato operate dalla compagnia del Vicino Oriente, di cui 1,72 miliardi apportati dai servizi marittimi transpacifici (+112,4%), 597,0 milioni dai servizi intra-asiatici (+91,3%), 472,7 milioni dalle linee marittime Asia-Europa (+133,4%), 329,8 milioni dai servizi transatlantici (+106,7%) e 179,7 milioni di dollari dai servizi con l'America Latina (+105,5%).
-
- Inoltre l'ultimo conto economico trimestrale della ZIM registra un margine operativo lordo di 2,53 miliardi di dollari (+208,7%), un utile operativo di 2,24 miliardi (+228,1%) ed un utile netto di 1,71 miliardi di dollari (+190,2%).
-
- Nei primi tre mesi di quest'anno la flotta della compagnia ha trasportato merci in container per un totale pari a 859mila teu, con un rialzo del +5,0% che - ha sottolineato la ZIM - risulta decisamente superiore a quello del mercato, di cui 285mila teu sulle navi impiegate sulle rotte transpacifiche (-13,1%), 269mila teu sulle rotte intra-asiatiche (+29,3%), 155mila teu imbarcati sulle portacontainer utilizzate nei servizi transatlantici (+1,3%), 94mila teu sulle rotte Asia-Europa (+11,9%) e 56mila teu su quelle con il Sud America (+24,4%).
-
- ZIM prevede di archiviare l'intero esercizio 2022 con un EBITDA rettificato tra 7,8 e 8,2 miliardi di dollari rispetto a 6,60 miliardi di dollari nell'esercizio annuale 2021 e con un valore dell'EBIT rettificato compreso tra 6,3 miliardi e 6,7 miliardi di dollari rispetto a 5,82 miliardi nel 2021.
-
- Attualmente la compagnia israeliana opera una flotta formata da 137 portacontainer. A differenza di altri primari carrier marittimi containerizzati mondiali, la ZIM sta portando avanti una strategia di incremento della capacità della propria flotta basata sul noleggio anziché sull'acquisizione di navi. In particolare, la compagnia ha già concordato il noleggio di ulteriori 46 nuove portacontenitori, incluse 28 alimentate a gas naturale liquefatto, di cui 18 della capacità di 7.000 teu, dieci da 15.000 teu, otto da 5.300 teu, sei della capacità di 5.500 teu e quattro da 12.000 teu. A tal proposito, il presidente e amministratore delegato della ZIM, Eli Glickman, ha ricordato che nei soli primi tre mesi di quest'anno la compagnia ha reso noto di aver stretto accordi per il noleggio di 17 navi di nuova costruzione. «È importante evidenziare - ha specificato - che manterremo la flessibilità necessaria per adeguare la consistenza della nostra flotta sulla base delle condizioni di mercato e che, tra i liners globali, saremo in prima linea nella ridurre l'intensità di carbonio».
|