- Oggi il Comitato di gestione dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale ha approvato il piano di riassetto delle aree del porto di Livorno definito dell'ente con lo scopo di liberare le aree ricomprese nel Porto Passeggeri (Calata Orlando e Alto Fondale) e di razionalizzare l'uso degli spazi della Sponda Est della Darsena Toscana ( dell'8 febbraio 2022). L'AdSP ha evidenziato che con il piano si definisce la direttrice di allineamento delle attività portuali alle previsioni del Piano Regolatore Portuale e, in particolare, alle prospettive di sviluppo legate alla Piattaforma Europa.
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- Il piano prevede, tra le altre cose, la delocalizzazione presso la testata del Molo Italia della società Terminal Calata Orlando (TCO), che attualmente opera un terminal multipurpose alla Calata Orlando. La radice del Molo Italia sarà invece assegnata alla Compagnia Impresa Lavoratori Portuali (CILP), alla quale verranno assegnate anche le aree poste alla radice della Sponda Est Della Darsena Toscana.
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- Commentando il via libera del Comitato di gestione al piano, il presidente dell'AdSP, Luciano Guerrieri, ha sottolineato che «oggi si conclude una partita importante per il porto di Livorno. Il procedimento - ha spiegato - rivoluziona gli assetti portuali in linea con le previsioni del Piano Regolatore Portuale. Sono contento di poter dire che la nuova riorganizzazione degli assetti è stata definita anche grazie alla preziosa collaborazione dei terminalisti interessati, dai quali sono pervenute nel corso dei mesi segnalazioni costruttive che ci hanno permesso di giungere ad una soluzione condivisa. Un grazie, anche, all'ufficio Demanio dell'ente guidato dal dirigente Fabrizio Marilli, che ha sviluppato il complesso procedimento amministrativo».
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- In occasione della riunione odierna, l'ente portuale ha presentato al Comitato di gestione anche una proposta di adeguamento tecnico funzionale al Piano Regolatore Portuale volta all'allargamento della piattaforma di attracco della Calata Sgarallino, nell'area Porto Passeggeri, per consentire lo svolgimento delle operazioni di attracco delle navi di ultima generazione. Si tratta - ha specificato l'AdSP - di una modifica non sostanziale alle previsioni vigenti che consentirebbe alla società concessionaria, la Porto di Livorno 2000, di avviare a proprio carico i lavori di ammodernamento del Molo 62, oggi inadatto a ricevere le navi di ultima generazione, le cui rampe di carico e scarico hanno dimensioni maggiori rispetto a quelle progettate. L'ente portuale ha evidenziato l'urgenza dei lavori, per i quali si stima un costo complessivo di 2,5 milioni di euro.
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