- Nel secondo trimestre di quest'anno la compagnia di navigazione containerizzata israeliana ZIM, pur ottenendo risultati finanziari assai migliori rispetto a quelli del corrispondente periodo del 2021, ha registrato una brusca interruzione dello straordinario recente trend di crescita delle performance economiche dovuto in parte alla flessione del -6,1% dei volumi di carichi in container trasportati nel periodo dalla flotta ma soprattutto dall'arresto del rialzo del valore dei noli marittimi che, se nel periodo aprile-giugno del 2022 essendo risultato pari a 3.596 dollari/teu ha segnato un rilevante aumento del +53,6% sullo stesso periodo dello scorso anno, ha tuttavia mostrato una diminuzione del -6,5% sul primo trimestre del 2022.
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- Nel secondo trimestre di quest'anno i ricavi della ZIM hanno totalizzato 3,43 miliardi di dollari, valore che rappresenta una crescita del +43,9% sul corrispondente trimestre del 2021, è il più elevato in assoluto per questo periodo dell'anno e il terzo risultato storico della compagnia alle spalle del record segnato nel primo trimestre del 2022 e ai ricavi dell'ultimo trimestre dello scorso anno. I soli ricavi generati dall'attività di trasporto marittimo containerizzato si sono attestati a 3,08 miliardi di dollari (+42,7%), di cui 1,57 miliardi prodotti dai servizi di linea transpacifici (+32,9%), 546,4 milioni dai servizi intra-asiatici (+52,5%), 441,9 milioni dai servizi Asia-Europa (+53,9%), 331,8 milioni dai servizi transatlantici (+43,1%) e 186,8 milioni dai servizi con l'America Latina (+92,7%).
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- Nel secondo trimestre del 2022 i costi operativi hanno segnato una crescita del +27,6% salendo a 1,26 miliardi di dollari. Il margine operativo lordo è stato pari a 2,10 miliardi (+57,6%), l'utile operativo a 1,76 miliardi (+52,5%) e l'utile netto a 1,33 miliardi di dollari (+50,4%).
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- Nel trimestre aprile-giugno di quest'anno le portacontainer della compagnia israeliana hanno trasportato volumi di carichi pari a 856mila teu, con una riduzione di 56mila teu rispetto al corrispondente periodo del 2021, la prima flessione dopo sette trimestri consecutivi di crescita. La contrazione è stata causata dal sensibile calo dei volumi trasportati sulle rotte transpacifiche e sulle rotte transatlantiche che sono ammontati rispettivamente a 291mila teu (-24,2%) e 125mila teu (-21,4%). Accentuato, invece, l'incremento dei volumi trasportati sulle rotte Asia-Europa (105mila teu, +18,0%), su quelle intra-asiatiche (274mila teu, +15,6%) e sulle rotte con l'America Latina (61mila teu, +17,3%).
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- Confermando che nelle ultime settimane la compagnia ha assistito ad una graduale diminuzione dei noli, inclusi quelli per i traffici transpacifici nonostante il perdurare della congestione dei porti e il protrarsi della sostenuta domanda, il presidente e amministratore delegato della ZIM, Eli Glickman, ha ricordato che la strategia dell'azienda è incentrata sull'individuazione delle opportunità di crescita e sull'adeguamento delle dimensioni della flotta, attualmente costituita da 149 navi, in base alle mutevoli condizioni del mercato. «Un ottimo esempio di ciò - ha spiegato - è stata la crescita delle nostre attività di trasporto di automobili, con il passaggio da una nave operata due anni fa a dieci car carrier operate oggi. Riteniamo - ha precisato - che questo approccio continuerà a darci soddisfazioni dato che si prevede che il mercato si normalizzerà rispetto ai livelli massimi».
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