SEA Europe, l'associazione che rappresenta la cantieristica navale europea, ha manifestato favore per l'accordo preliminare sull'estensione allo shipping dell'EU ETS, il sistema di scambio di quote di emissione dell'UE, che è stato raggiunto martedì sera durante il negoziato di trilogo
( del
30 novembre 2022), accordo - ha evidenziato l'associazione - in base al quale parte delle entrate generate dalle quote ETS saranno destinate a progetti marittimi nell'ambito del Fondo per l'innovazione, per contribuire efficacemente alla decarbonizzazione del settore.
Ricordando che «l'industria europea delle tecnologie marittime sviluppa le navi e le tecnologie più avanzate sul mercato», il segretario generale di SEA Europe, Christophe Tytgat, ha precisato che, «quantunque un fondo marittimo dedicato sarebbe stata l'opzione preferita per facilitare l'assegnazione delle risorse per decarbonizzare il settore marittimo nel tempo più breve possibile attraverso operazioni di retrofitting e attraverso nuove costruzioni, SEA Europe accoglie con favore l'assegnazione delle entrate dell'EU ETS come fatto di fondamentale importanza. Questa destinazione delle entrate - ha spiegato Tytgat - contribuirà ad accelerare l'innovazione e a potenziare l'applicazione di carburanti e tecnologie più sostenibili, nonché a rafforzare il ruolo guida dell'Europa nella decarbonizzazione del settore marittimo. L'industria europea delle tecnologie marittime - ha sottolineato il segretario generale dell'associazione - è pronta a fare la sua parte e SEA Europe non vede l'ora di lavorare con la Commissione Europea e con i colleghi-stakeholder per sostenere la transizione verso la decarbonizzazione del settore marittimo».
Inoltre SEA Europe ha espresso favore circa l'introduzione graduale del trasporto marittimo nel sistema ETS dell'UE, con le navi che dovranno pagare il 40% delle loro emissioni nel 2024, il 70% nel 2026 e il 100% nel 2027.