Alla Chantier Naval de Marseille (CNM), la società controllata dalla genovese San Giorgio del Porto (gruppo Genova Industrie Navali) che gestisce bacini di carenaggio nel porto di Marsiglia, è stata inflitta una multa per non aver predisposto, nonostante le ingiunzioni, un sistema di recupero delle acque inquinate. Il tribunale penale di Marsiglia ha comminato alla Chantier Naval de Marseille una sanzione di 301.500 euro e all'ex presidente di CMN, Jacques Hardelay, due multe di 60.000 e 1.500 euro. Le associazioni France Nature Environnement Provence-Alpes-Côte d’Azur e France Nature Environnement Bouches-du-Rhône, che avevano sporto denuncia per mancato rispetto della normativa in materia di Impianti Classificati per la Protezione dell'Ambiente (ICPE), hanno ottenuto sino a 20.000 euro di risarcimento danni.
Rendendo noto l'esito della denuncia, le due associazioni ambientaliste hanno ricordato che CMN e l'Autorità Portuale di Marsiglia si sono rimpallate la responsabilità di realizzare un sistema per il trattamento di queste acque, che secondo l'azienda avrebbe dovuto essere predisposto dall'ente portuale sulla base del contratto di concessione sottoscritto dalle due parti.
Evidenziando che, al di là della sentenza del tribunale, l'inquinamento prosegue, le due associazioni hanno annunciato di aver inviato oggi una lettera al prefetto di Bouches-du-Rhône invitandolo ad assumere le misure necessarie per porre fine a tale situazione.