Lo scorso mese i porti marittimi russi hanno movimentato 73,7 milioni di tonnellate di merci, con un incremento del +7,9% rispetto a 68,3 milioni di tonnellate a novembre 2021. L'aumento è stato generato principalmente dalla crescita dei volumi di carichi all'esportazione che costituiscono quasi l'80% del traffico complessivo e che a novembre 2022 hanno totalizzato 57,7 milioni di tonnellate (+7,2%). In rialzo anche il traffico di transito con 5,9 milioni di tonnellate (+9,3%) e il traffico di cabotaggio con 6,7 milioni di tonnellate (+19,6%). Così come avviene dal marzo scorso, appena iniziata la guerra contro l'Ucraina con l'invasione del territorio da parte delle truppe di Mosca avviata il 24 febbraio, il traffico di importazione, ad eccezione dell'agosto scorso, anche a novembre ha segnato una flessione essendo ammontato a 3,3 milioni di tonnellate (-8,3%). Lo scorso mese il solo traffico di merci secche si è attestato a 36,4 milioni di tonnellate (+11,7%), di cui 18,0 milioni di tonnellate di carbone (+17,6%), 5,8 milioni di tonnellate di cereali (+87,1%), 3,6 milioni di tonnellate di merci in container (-28,0%), 2,6 milioni di tonnellate di fertilizzanti minerali (+29,0%), 1,5 milioni di tonnellate di metalli ferrosi (-34,8%) e 0,8 milioni di tonnellate di minerali (-33,3%). Nel settore delle rinfuse liquide il traffico totale è stato di 37,3 milioni di tonnellate (+4,5%), incluse 21,6 milioni di tonnellate di petrolio grezzo (+5,4%), 12,1 milioni di tonnellate di prodotti petroliferi (+5,2%), 2,8 milioni di tonnellate di gas naturale liquefatto (-9,7%) e 0,5 milioni di tonnellate di prodotti alimentari (0%). Quanto ai volumi di traffico movimentato dai sistemi portuali delle diverse regioni della Federazione Russa, a novembre 2022 i porti del Bacino del Mar d'Azov-Mar Nero hanno movimentato 24,0 milioni di tonnellate di carichi (+20,6%), quelli del Mar Baltico 21,6 milioni di tonnellate (-3,1%), i porti dell'Estremo Oriente 19,4 milioni di tonnellate (+10,2%), i porti del Bacino Artico 8,0 milioni di tonnellate (+1,3%) e quelli del Mar Caspio 0,7 milioni di tonnellate (+40,0%). Nei primi undici mesi di quest'anno i porti russi hanno movimentato globalmente 768,2 milioni di tonnellate di merci, con una progressione del +0,6% sul corrispondente periodo del 2021. I carichi all'esportazione sono stati pari a 610,3 milioni di tonnellate (+0,8%), quelli all'importazione a 33,0 milioni di tonnellate (-10,1%), i carichi in transito a 54,4 milioni di tonnellate (-6,1%) e il traffico di cabotaggio è stato di 70,4 milioni di tonnellate (+10,2%). Nel solo comparto delle merci secche il dato totale è stato di 369,2 milioni di tonnellate (-2,6%), di cui 189,0 milioni di tonnellate di carbone (+0,8%), 41,4 milioni di tonnellate di carichi containerizzati (-25,6%), 39,9 milioni di tonnellate di cereali (+3,3%), 22,9 milioni di tonnellate di metalli ferrosi (-12,6%), 21,8 milioni di tonnellate di fertilizzanti minerali (+25,7%), 11,9 milioni di tonnellate di minerali (+9,8%) e 6,0 milioni di tonnellate di carichi rotabili, volume pari a 1,6 volte in più rispetto a quello del periodo gennaio-novembre dello scorso anno. Nel segmento delle rinfuse liquide il dato complessivo è stato di 399,0 milioni di tonnellate (+3,7%), incluse 234,9 milioni di tonnellate di petrolio greggio (+8,6%), 126,2 milioni di tonnellate di prodotti petroliferi (-6,0%) , 32,0 milioni di tonnellate di gas naturale liquefatto (+ 9,4%) e 4,1 milioni di tonnellate di prodotti alimentari (+8,0%). Nei primi undici mesi del 2022 i porti del Bacino Artico hanno movimentato 89,9 milioni di tonnellate di merci (+3,7%), quelli del Bacino Baltico 225,2 milioni di tonnellate (-2,3%), i porti del Bacino del Mar Nero-Mar d'Azov 238,3 milioni di tonnellate (+1,9%), i porti del Bacino del Mar Caspio 5,4 milioni di tonnellate (-17,0%) e gli scali portuali del Bacino dell'Estremo Oriente 209,4 milioni di tonnellate (+1,6%).
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