Nel 2022 il valore del commercio mondiale dovrebbe raggiungere il livello record di circa 32 trilioni di dollari, di cui quasi 25 trilioni di dollari generati dallo scambio di beni e quasi sette trilioni dal commercio di servizi, con incrementi rispettivamente del +10% e +15% circa sullo scorso anno. Lo segnala la Conferenza delle Nazioni Unite sul Commercio e lo Sviluppo (UNCTAD) specificando che tali sensibili aumenti sono in gran parte dovuti alla robusta crescita avvenuta nella prima metà del 2022, mentre nella seconda metà dell'anno il rialzo degli scambi commerciali è stato contenuto. In particolare, nel terzo trimestre del 2022 il commercio di beni ha registrato una diminuzione congiunturale del -1,0% circa rispetto al secondo trimestre del 2022, mentre il commercio di servizi è aumentato del +1,3% circa. L'UNCTAD prevede che nel quarto trimestre del 2022 il valore del commercio mondiale diminuirà sia relativamente ai beni che ai servizi.
L'UNCTAD ha specificato che se il deterioramento delle condizioni economiche e l'aumento dell'incertezza hanno determinato nel corso del secondo semestre di quest'anno un rallentamento del commercio mondiale, tuttavia si è trattato di un calo nominale dato che il volume degli scambi è continuato ad aumentare per tutto il 2022, segnale - ha evidenziato l'organo dell'Onu - di una domanda globale resiliente. Inoltre la flessione del valore del commercio globale finora si è limitata alle merci, con il commercio di servizi che è risultato più resiliente e il suo valore è continuato a salire durante la seconda metà di quest'anno.
Quanto al 2023, l'UNCTAD ritiene che il rallentamento del commercio attualmente in corso dovrebbe accentuarsi, anche se le prospettive rimangano incerte, con i fattori negativi, tra cui la minore crescita economica, i prezzi elevati dei beni scambiati e le preoccupazioni per la sostenibilità del debito globale che ha raggiunto livelli record, che sembrano prevalere sulle tendenze positive. Tra i fattori positivi, l'UNCTAD ha menzionato i recenti accordi commerciali e il miglioramento dell'efficienza della logistica del commercio globale, con porti e compagnie di navigazione - precisa il documento - che si sono ora adeguati alle sfide poste dalla pandemia di Covid-19, con nuove navi che stanno entrando in servizio e con l'allentamento della congestione portuale. Relativamente all'impatto sul commercio del settore dei trasporti, l'UNCTAD ha rilevato che se le tariffe di trasporto e di movimentazione delle merci sono ancora superiori alle medie pre-pandemia, tuttavia la loro tendenza è al ribasso.