A dire il vero la richiesta formulata dalla Federal Maritime Commission (FMC) alle prime venti compagnie di navigazione containerizzate che operano da e per gli Stati Uniti sembra alquanto bizzarra, dato che per accertarsi di eventuali irregolarità sarebbe più produttivo analizzare, come peraltro si sta facendo, le denunce presentate nei mesi scorsi dai clienti dei vettori marittimi. Certo la formulazione dell'articolo della legge in questione non aiuta.
La legge è la “Ocean Shipping Reform Act of 2022” (OSRA), firmata lo scorso 16 giugno dal presidente Joe Biden ( del 14 giugno 2022), e l'articolo in questione è la sezione 5 sul divieto di ritorsioni, che vieta ai vettori marittimi, ma anche ai terminalisti portuali e agli intermediari del trasporto marittimo, di adottare pratiche ritorsive e altre azioni discriminatorie nei confronti di un caricatore o di un rappresentante di un caricatore, oppure di un intermediario del trasporto marittimo o di un autotrasportatore, rifiutando o minacciando di rifiutare un carico a fronte di una disponibilità di spazi di carico, nonché di ricorrere a qualsiasi altra azione sleale o non giustificata di discriminazione nel caso in cui il caricatore abbia scelto un altro vettore o abbia sporto denuncia contro il vettore marittimo, il terminalista portuale o l'intermediario del trasporto.
L'agenzia federale FMC, che è incaricata della regolazione del trasporto marittimo internazionale da e per gli USA, ha chiesto ai venti vettori marittimi di fornire informazioni sulle modalità con cui stanno rispettando i nuovi divieti di ritorsione introdotti dall'OSRA. La Commissione ha ricordato che un proprio gruppo di lavoro sta esaminando il modo in cui i carrier marittimi si stanno conformando agli ulteriori divieti di comportamenti ritorsivi e discriminatori introdotti dalla nuova legge e il gruppo di lavoro si concentrerà in particolare su come le compagnie di navigazione e gli altri operatori stanno formando il loro personale affinché agisca conformemente alla legge e affinché venga messo a conoscenza delle conseguenze della violazione della legge.
«L'Ocean Shipping Reform Act - ha spiegato il presidente della FMC, Daniel Maffei - ha chiarito che è assolutamente illegale per i vettori marittimi discriminare o effettuare ritorsioni nei confronti di uno spedizioniere che presenta un reclamo o contesta un'accusa. La FMC indagherà a fondo su qualsiasi accusa di comportamento illegale e, nel caso, lo perseguirà in modo deciso. Questo è qualcosa che tutti in una compagnia, dal nuovo addetto commerciale all'amministratore delegato, devono capire ed è per questo che il VOCC Audit Team sta rivolgendo questo messaggio ai vettori marittimi che servono gli Stati Uniti. Anche una semplice minaccia verbale ad uno spedizioniere da parte di un dipendente di una compagnia di navigazione potrebbe comportare la violazione di una legge degli Stati Uniti e ciò non sarà tollerato».
Le affermazioni di Maffei sembrano avvalorare l'ipotesi che la richiesta ai vettori marittimi è sì curiosa, ma è da interpretare piuttosto come un deciso «messaggio ai vettori marittimi» - come specificato da Maffei - a non attuare pratiche discriminatorie che - ed è questo quello che pare di leggere tra il non detto - evidentemente è assai difficile individuare e, nel caso, punire.