Sono tre le compagnie aeree,Ita, Volotea e AeroItalia, che entro la scadenza fissata per ieri alle 13 hanno presentato offerte nell'ambito della gara per l'affidamento del servizio di trasporto aereo in continuità territoriale da e per la Sardegna per il periodo dal 17 febbraio 2023 al 26 ottobre 2024. Ita e Volotea hanno presentato offerte per la rotta Cagliari-Roma Fiumicino, Ita per la rotta Cagliari-Milano Linate, Ita, Volotea e AeroItalia per quella Olbia-Roma Fiumicino e Ita e AeroItalia per la rotta Olbia-Milano Linate.
Nessuna offerta, invece, è stata presentata per i collegamenti tra lo scalo di Alghero e Milano Linate e Roma Fiumicino. Relativamente a questo servizio, l'assessore regionale ai Trasporti, Antonio Moro, ha specificato che «Alghero non resterà senza voli: ci siamo già attivati con il Ministero e con l'Enac - ha spiegato - per avviare una procedura di emergenza che consenta di non interrompere il servizio pubblico dallo scalo algherese».
«Questo modello di continuità territoriale - hanno commentato Uiltrasporti Nazionale e Uiltrasporti Sardegna a seguito dell'esito della gara - non aderisce più alla realtà del trasporto aereo moderno, non garantisce il diritto alla mobilità ed evidentemente non è più economicamente sostenibile neanche per i vettori, sia low-cost che tradizionali». «Quanto sta accedendo in queste ore con l'apertura delle buste per le offerte nella gara per l'aggiudicazione delle rotte agevolate in regime di continuità territoriale - hanno rilevato le organizzazioni sindacali - avvalora purtroppo quanto sosteniamo da mesi. Il fatto che nessun vettore abbia presentato l'offerta sulle rotte da e per lo scalo di Alghero conferma, infatti, quanto asseriamo da mesi. Ora auspichiamo che la Regione Sardegna proceda immediatamente affinché non vi sia alcuna interruzione di servizio pubblico e si scongiuri il ritorno al libero mercato, precipitando il nord ovest dell'isola indietro di oltre 20 anni. È infatti primario garantire il servizio per tutto l'arco dell'anno, e non solo nei periodi economicamente più convenienti, mettendo inoltre a rischio i livelli occupazionali dell'aeroporto ed i servizi essenziali ai cittadini ed al territorio».
«Chiediamo - hanno concluso le rappresentanze della Uil per il settore dei trasporti - che la Regione attivi subito un tavolo tecnico di confronto per studiare il nuovo modello di continuità territoriale capace di garantire un sistema industrialmente sostenibile di collegamenti certi, ad orari sicuri e a prezzi calmierati nel lungo periodo, nell'interesse dei cittadini e dell'economia del territorio. Auspichiamo che alla riunione prevista per la prossima settimana tra Enac e Regione Sardegna vengano convocati anche i sindacati per garantire la tutela anche dei lavoratori coinvolti».