Il porto di Ravenna chiuderà il 2022 con un volume di traffico delle merci record pari a 27,4 milioni di tonnellate rispetto a 27,1 milioni nel 2021 quando era stato segnato il precedente picco storico. Lo ha annunciato l'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centro Settentrionale, specificando che nel 2022 sono stati registrati altri record storici: il numero di crocieristi arrivati presso il terminal crociere, con un totale di 193.000 passeggeri di cui 153.000 in home port); gli 80.000 semirimorchi movimentati al terminal delle Autostrade del Mare e generati dalla linea marittima Ravenna-Brindisi-Catania.
«Arrivare a questi risultati in un anno complicato come questo - ha commentato il presidente dell'AdSP Daniele Rossi - non era semplice. La tragica guerra in Ucraina ha quasi azzerato il traffico con l'Ucraina e la Russia (circa quattro milioni di tonnellate/anno), senza considerare poi le tensioni dovute ai prezzi dell'energia che hanno rallentato tutta l'economia nazionale. Oltre a questo, ricordiamoci che sono in corso i lavori dell'HUB Portuale con diversi cantieri sulle banchine e le draghe nel canale per l'approfondimento dei fondali. Grazie ad un confronto continuo con i terminalisti ed il general contractor stiamo riuscendo a minimizzare al massimo i disagi ed i risultati ne sono la prova. Al di là di quanto sopra - ha sottolineato Rossi - io penso che l'avvio dei lavori attesi da anni del progetto HUB Portuale abbia veramente dato quella svolta, soprattutto in termini di fiducia, che tutti gli operatori attendevano. Stiamo costruendo il porto del futuro e nonostante i disagi che ancora ci saranno per i lavori in corso e le turbolenze internazionali, la strada è oramai tracciata».
I fattori negativi menzionati da Rossi hanno avuto un impatto sull'attività del porto ravennate principalmente nel secondo semestre del 2022 e, in particolare, nell'ultimo trimestre dell'anno: se nel primo trimestre il volume di traffico aveva totalizzato un robusto incremento del +15,5% sul periodo gennaio-marzo del 2021 e se nel secondo trimestre, pur attenuandosi notevolmente, il trend di crescita era proseguito con un +1,9% sul corrispondente trimestre dell'anno precedente, nel terzo trimestre del 2022 è stata accusata una flessione del -3,8% e nel trimestre successivo, sulla base dei dati preliminari comunicati dall'ente portuale, il calo è stato del -6,2% circa essendo state movimentate 6,6 milioni di tonnellate di carichi.