Lo scorso mese il traffico delle merci movimentate dai porti di Genova e di Ravenna ha registrato una flessione, mentre è cresciuto nello scalo portuale di Savona-Vado Ligure. Inoltre, nei primi undici mesi del 2022, se il porto di Genova non è ancora tornato ai livelli del periodo precedente la pandemia di Covid-19, i porti di Savona-Vado e Ravenna hanno totalizzato volumi di carichi superiori a quelli del corrispondente periodo del 2019. Il porto di Genova ha archiviato novembre 2022 con un traffico complessivo di oltre 3,5 milioni di tonnellate di merci, con una diminuzione del -10,8% sullo stesso mese dell'anno precedente. Nel solo settore delle merci varie la flessione è stata del -7,3% essendo state movimentate 2,5 milioni di tonnellate, di cui più di 1,6 milioni di tonnellate di carichi containerizzati (-11,1%) realizzati con una movimentazione di container pari a 182.369 teu (-6,2%) e 859mila tonnellate di merci convenzionali (+0,9%). Se nel comparto degli oli minerali il traffico, con 796mila tonnellate, ha segnato un decremento del -17,3%, in quello delle altre rinfuse liquide è stata segnata una crescita del +13,6% grazie all'incremento del +62,8% dei volumi di oli vegetali e vino, attestatisi a 44mila tonnellate, che ha più che compensato il calo del -24,6% dei prodotti chimici scesi a 26mila tonnellate. In contrazione anche i volumi di rinfuse solide nel segmento industriale, risultati pari a 54mila tonnellate (-61,9%), mentre le rinfuse solide del segmento commerciale hanno mostrato un rialzo del +40,6% salendo a 796mila tonnellate. In netta ripresa il traffico dei passeggeri con 107mila crocieristi (+98,1%) e 55mila passeggeri dei traghetti (+12,0%). Nei primi 11 mesi del 2022 il porto del capoluogo ligure ha movimentato complessivamente 46,6 milioni di tonnellate di merci, con un aumento del +2,2% sullo stesso periodo del 2021. Si tratta di un volume che risulta in crescita del +13,4% sul periodo gennaio-novembre del 2020 quando la pandemia di coronavirus aveva un rilevante impatto sull'attività del porto di Genova, ma una flessione del -5,5% sui primi undici mesi del 2019 quando la crisi sanitaria non era ancora iniziata. A risultare ancora inferiori ai livelli pre-pandemia sono i settori delle merci containerizzate, dove nei primi undici mesi del 2022 sono state movimentate 21,7 milioni di tonnellate (rispettivamente +2,1%, +5,9% e -4,4%), degli oli minerali con 11,9 milioni di tonnellate (+5,9%, +31,7% e -9,1%), delle rinfuse solide industriali con 1,3 milioni di tonnellate (-26,8%, +10,2% e -29,8%) e delle forniture di combustibili e provviste di bordo con 668mila tonnellate (-2,4%, -25,4% e -19,3%). Superiori ai livelli precedenti la crisi sanitaria, invece, le merci convenzionali con 9,4 milioni di tonnellate (+2,8%, +14,0% e +0,2%), le rinfuse solide commerciali con 681mila tonnellate (-1,1%, +29,2% e +17,3%) e le altre rinfuse liquide con 826mila tonnellate (+17,0%, +29,2% e +9,8%). Nel settore dei passeggeri, se i crocieristi, con 1,0 milioni di passeggeri (+157,1%, +692,7% e -21,1%), sono ancora indietro rispetto alla fase precedente la crisi sanitaria, i passeggeri dei traghetti, con un totale di quasi 2,1 milioni di unità (+29,1%, +80,3% e -0,2%), hanno recuperato l'intero terreno perduto. Lo scorso mese di novembre il traffico delle merci nell'altro porto ligure di Savona-Vado ha segnato un deciso rialzo del +15,4% sullo stesso mese del 2021 essendo ammontato a più di 1,3 milioni di tonnellate. Nel comparto delle merci varie sono state movimentate 238mila tonnellate di merci in container (-1,9%) con una movimentazione di contenitori pari a 26.688 teu (+33,0%) e 378mila tonnellate di merci convenzionali (+28,3%). Accentuato l'aumento delle rinfuse solide, risultate pari a 235mila tonnellate (+51,4%). In crescita anche gli oli minerali con 488mila tonnellate (+5,9%), mentre le altre rinfuse liquide sono diminuite del -37,7% ad oltre 3mila tonnellate. A Savona i crocieristi sono stati 75mila (+151,4%). Nei primi undici mesi dello scorso anno lo scalo portuale di Savona-Vado ha movimentato globalmente 14,5 milioni di tonnellate di merci, con una progressione del +14,3% sullo stesso periodo del 2021 e rialzi rispettivamente del +26,3% e +16,4% sui corrispondenti periodi del 2020 e 2019. L'unico comparto a non aver recuperato i livelli pre-pandemia è quello delle rinfuse solide nel quale nel periodo gennaio-novembre del 2022 sono state movimentate 1,7 milioni di tonnellate (+7,6%, +25,9% e -27,0%). Pieno recupero, invece, sia per il settore delle merci varie che ha totalizzato 6,8 milioni di tonnellate (+12,0%, +51,6% e +58,5%) sia per quello delle rinfuse liquide con 5,9 milioni di tonnellate (+18,7%, +6,0% e +3,0%). Nel segmento dei passeggeri, i crocieristi sono stati 452mila (+170,0%, +508,9% e -30,6%) e i passeggeri dei traghetti 485mila (+122,3%, +251,1% e +58,3%). A novembre 2022 il porto di Ravenna ha movimentato 2,1 milioni di tonnellate di carichi (-7,6%), di cui 449mila tonnellate di merci convenzionali (-22,2%), 173mila tonnellate di merci in container (-10,0%), 163mila tonnellate di rotabili (+17,2%), 975mila tonnellate di rinfuse solide (-1,9%), 198mila tonnellate di prodotti petrolieri (-9,2%) e 176mila tonnellate di altre rinfuse liquide (-7,1%). Nei primi undici mesi dello scorso anno lo scalo ravennate ha movimentato un totale di 25,3 milioni di tonnellate di merci, con una progressione del +1,8% sullo stesso periodo del 2021, una crescita del +14,1% sullo stesso periodo del 2020 ed anche un rialzo del +3,5% sul periodo pre-pandemia gennaio-novembre del 2019. Tutte superiori ai livelli precedenti la crisi sanitaria le varie tipologie di merci a partire dalle rinfuse solide che si sono attestate a 10,7 milioni di tonnellate (+3,7%, +25,5% e +3,0%). Le rinfuse petrolifere sono ammontate a 2,4 milioni di tonnellate (-2,1%, +12,8% e +0,1%) e le altre rinfuse liquide a quasi 2,1 milioni di tonnellate (+12,4%, +19,8% e +9,5%). Le merci containerizzate sono state pari ad oltre 2,2 milioni di tonnellate (+8,1%, +14,1% e +1,5%), i rotabili a 1,7 milioni di tonnellate (-9,6%, +35,1% e +2,9%) e le merci convenzionali a 2,4 milioni di tonnellate (-2,1%, +12,8% e +0,1%). Nei primi undici mesi del 2022 a Ravenna i crocieristi sono stati 193mila rispetto a più di mille nello stesso periodo dell'anno precedente, a nessun passeggero nel 2020 e a meno di 3mila crocieristi nel corrispondente periodo del 2019.
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