Dopo il record storico di 630,1 milioni di tonnellate segnato nel 2018 i volumi di traffico movimentati negli anni successivi dal porto di Singapore sono risultati in calo, con l'eccezione di un lieve aumento del +1,5% nel 2021, e così è stato anche nel 2022 quando il totale di 577,7 milioni di tonnellate è risultato essere solamente l'ottavo maggior quantitativo di carichi mai passati attraverso lo scalo portuale asiatico, crocevia di molte delle principali linee marittime mondiali. Il volume di traffico del 2022 risulta inferiore del -3,7% rispetto a quello del 2021 nonché del -2,2% rispetto al volume movimentato nel 2020 quando la crisi sanitaria del Covid-19 aveva fortemente rallentato le attività sociali ed economiche mondiali ed anche un calo del -7,8% sul 2019 quando l'emergenza sanitaria non era iniziata. Così come in altri primari porti mondiali, anche a Singapore l'unico comparto che è uscito indenne dalla crisi dell'ultimo triennio, e che anzi ha registrato forti incrementi, è stato quello delle merci convenzionali che ha beneficiato sia della congestione della supply chain marittima containerizzata sia degli elevatissimi livelli dei noli del trasporto marittimo containerizzato. Nel 2022 il porto di Singapore ha movimentato 25,0 milioni di tonnellate di questa tipologia di carichi, con incrementi rispettivamente del +16,1%, +36,2% e del +3,5% sul 2021, 2020 e 2019. Assai più negativo il trend dei carichi containerizzati, che lo scorso anno nel porto di Singapore sono ammontati a 342,7 milioni di tonnellate, con diminuzioni del -3,7%, -2,2% -7,8% sul 2021, 2020 e 2019. Meno negativo, grazie al contributo dei container vuoti, il trend del traffico containerizzato misurato sulla base della movimentazione di contenitori da 20 piedi, volume che lo scorso anno è risultato pari a 37,3 milioni di teu, con una flessione del -0,5% sul 2021 e incrementi del +1,1% e del +0,3% sui due anni precedenti. Nel 2022 sono risultate in diminuzione anche le rinfuse, con quelle petrolifere che hanno totalizzato 189,9 milioni di tonnellate (rispettivamente -0,9%, -2,3% e -13,5%) e quelle di altri tipo 20,7 milioni di tonnellate (-8,6%, +3,5% e +17,7%). Lo scorso anno le vendite di combustibili marini nel porto di Singapore, che è il principale scalo di bunkeraggio mondiale, sono state pari a 47,9 milioni di tonnellate, con un calo del -4,2% sull'anno precedente. Il più consistente volume di fuel venduto nel 2022 è stato quello di olio combustibile intermedio a basso contenuto di zolfo con una viscosità massima di 380 centistoke che ha totalizzato 23,5 milioni di tonnellate (-5,5%), seguito dal gasolio marino con viscosità massima di 380 cst con 13,2 milioni di tonnellate (+8,2%). Nel solo ultimo trimestre del 2022 il porto asiatico ha movimentato complessivamente 142,3 milioni di tonnellate di merci, con una flessione del -4,8% sullo stesso periodo dell'anno precedente, di cui 81,9 milioni di tonnellate di merci in container (-10,3%, la diciassettesima variazione percentuale mensile negativa consecutiva), 6,7 milioni di tonnellate di merci convenzionali (+27,7%), 47,8 milioni di tonnellate di rinfuse petrolifere (-0,1%) e 5,9 milioni di tonnellate di altre rinfuse (+16,7%).
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