La cinese China International Marine Containers (Group) Co. (CIMC) prevede di chiudere l'esercizio annuale 2022 con un valore dell'utile attribuibile agli azionisti dimezzato rispetto a quello dell'esercizio precedente. È atteso, infatti, un profitto pari a 3,0-3,8 miliardi di yuan (442-600 milioni di dollari) rispetto a 6,7 miliardi nel 2021. L'utile al netto delle voci non ricorrenti previsto per il 2022 è di 3,6-5,2 miliardi di yuan rispetto 5,5 miliardi nell'esercizio annuale precedente.
CIMC ha spiegato che nel 2021 l'economia mondiale ha mostrato una rapida ripresa, con un notevole volume di scambi commerciali, e la domanda di container ha raggiunto livelli storicamente elevati, e di conseguenza l'attività commerciale e le tariffe di vendita dei container prodotti dall'azienda cinese sono aumentati producendo risultati finanziari relativamente elevati. Nel 2022, invece - ha rilevato CIMC - i conflitti geopolitici, l'aumento dell'inflazione all'estero, i significativi aumenti dei tassi di interesse in Europa e negli Stati Uniti e altri fattori hanno determinato un rallentamento della crescita dell'economia mondiale e la domanda di container è tornata gradualmente alla normalità, il che ha portato ad una flessione dell'attività di produzione di container della CIMC.
Inoltre CIMC ha reso noto che nell'utile non ricorrente del 2022 sarà incluso un importo a titolo di breakup fee per l'abbandono del progetto di acquisizione della Maersk Container Industry, takeover a cui si è rinunciato dopo che la scorsa estate il Dipartimento di Giustizia americano aveva evidenziato gli effetti negativi dell'operazione sul mercato dei fornitori di container intermodali ( del 26 agosto 2022).