Nel 2022 i porti della Sardegna hanno movimentato 43,85 milioni di tonnellate di merci, volume che risulta analogo a quello realizzato l'anno precedente, superiore del +14,3% rispetto al 2020 quando l'attività portuale era più colpita dagli effetti della pandemia di Covid-19 e che registra un calo del -5,2% sul 2019 quando ancora l'emergenza sanitaria non era iniziata. Lo scorso il maggior volume di traffico, quello delle rinfuse liquide, ha totalizzato 26,04 milioni di tonnellate, con incrementi del +1,2% e del +15,2% rispettivamente sul 2021 e 2020 e con una flessione del -6,6% sul 2019. Sensibile la crescita delle rinfuse solide che sono ammontate a 5,59 milioni di tonnellate (rispettivamente +26,3%, +34,1% e +36,4%). Nel 2022, invece, le merci varie sono diminuite essendo state pari a 12,22 milioni di tonnellate (-11,4%, +5,4% e -14,5%). Nel solo segmento dei container il traffico è stato pari a 54.650 teu (+68,4%, +417,4% e +54,6%). Nel 2022 il traffico dei passeggeri ha mostrato una prosecuzione della ripresa. Nel settore dei traghetti il totale è stato di 4,99 milioni di passeggeri (+22,3%, +68,4% e 0%). In quello dei servizi con le isole minori di 826mila passeggeri (+20,7%, +67,8% e -27,1%). Nel comparto delle crociere il dato complessivo è stato di 221mila passeggeri (+284,5%, +3.093,3% e -50,1%). «I numeri registrati nel 2022 - ha commentato il presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna, Massimo Deiana - ufficializzano, almeno sul versante dei traffici passeggeri, il superamento del record 2019 e la definitiva uscita da un biennio di crisi sanitaria mondiale senza precedenti. Un bilancio incoraggiante, quello appena stilato, frutto di un lavoro costante e sinergico di tutto il cluster portuale, che ha visto tutti gli scali del Sistema resistere con determinazione alle sferzate della crisi ed operare con profonda dedizione e professionalità, nonostante le restrizioni dettate dai protocolli per il contenimento del contagio che, è bene ricordare, hanno inciso anche per la prima parte del 2022. Scriviamo, quindi, una nuova pagina, mantenendo, però, una certa prudenza dettata, questa volta, dalla nuova crisi mondiale generata dal conflitto russo-ucraino e, di conseguenza, dall'incremento dei costi energetici e di trasporto che, nel 2022, hanno intaccato la movimentazione delle merci su gommato».
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