Stamani nella sede di Arenzano (Genova) della Fondazione Accademia Italiana della Marina Mercantile si è tenuta la cerimonia di apertura della nuova Scuola di Alta Formazione per Medici di Bordo, progetto di formazione che è stato sostenuto in prima battuta da Assarmatori, dal Ministero della Salute e dalla stessa Accademia della Marina Mercantile, e ha trovato fin da subito solidi partner nell'Università degli Studi di Genova, nell'Ordine di Malta, nel Centro Internazionale Radio Medico (CIRM) e nell'Ufficio di Sanità Marittima, Aerea e di Frontiera (USMAF). L'inaugurazione della nuova Scuola, intitolata alla memoria di Teresa Cavallero, giovane anestesista genovese scomparsa prematuramente, ha visto anche la partecipazione del ministro della Salute, Orazio Schillaci, a patrocinare l'avvio di un percorso formativo cruciale per il settore marittimo italiano.
«L'inaugurazione dell'Alta Scuola di Formazione per Medici di Bordo - ha osservato il presidente di Assarmatori Stefano Messina - è un momento estremamente importante non solo per noi, ma sono convinto anche per l'armamento italiano nel suo complesso. Sono infatti ben note le difficoltà che le compagnie di navigazione che effettuano servizi passeggeri hanno incontrato, nel recentissimo passato, per reclutare queste figure. Difficoltà dovute esclusivamente alla carenza di medici, abilitati, supplenti e medici in generale disposti ad imbarcare senza libretto di navigazione, rispetto al reale fabbisogno. Fatto che attesta l'inefficienza dell'attuale impianto normativo e di un sistema di regole che, per come congegnato, non può più garantire l'effettiva organizzazione del servizio e di conseguenza assolvere alle finalità per le quali lo stesso fu istituito alla fine dell''800. Per questo si è reso necessario un ricambio generazionale. E in quest'ottica abbiamo ideato e realizzato l'Alta Scuola di Formazione per Medici di Bordo che prende il via oggi. Per quanto importante - ha precisato il presidente dell'associazione armatoriale - si tratta di un “calcio d'inizio”. Siamo infatti alla prima edizione, cui ne seguiranno altre nei prossimi mesi e anni. Un modo di dare una risposta concreta, congiunta e coordinata ad una necessità reale e impellente, quale quella di garantire la salute e la sicurezza di chi naviga, siano essi passeggeri o membri dell'equipaggio».
Sottolineando che «la cerimonia odierna segna un momento importante per l'armamento e per la bandiera italiana», il presidente della Fondazione Accademia Italiana della Marina Mercantile, Eugenio Massolo, ha rilevato che, «oltre a quanto già saggiamente detto dal presidente Messina, l'avvio di questa Scuola di Alta Formazione è anche indice di quanto di positivo si possa creare in termini di formazione di eccellenza grazie a partnership strategiche. Una strada su cui l'Accademia della Marina Mercantile ha investito molto, e che vede oggi solo un primo passo per azioni congiunte anche future».
Spiegando quale sarà il compito del nuovo istituto, Susy De Martini, coordinatrice scientifica dell'Alta Scuola, ha evidenziato che la Scuola formerà «ottimi medici di bordo che sapranno prendersi cura delle diverse decine di milioni di passeggeri che ogni anno usufruiscono del trasporto marittimo in Italia e dei membri degli equipaggi che necessitano della migliore assistenza possibile».