Martedì la Commissione per i Problemi economici e monetari del Parlamento europeo ha approvato il pacchetto di misure cosiddetto “Basilea III” per il settore bancario, via libera rispetto al quale la Confitarma ha espresso soddisfazione in quanto - ha sottolineato - sono state recepite le richieste formulate dalla Confederazione Italiana Armatori che ha condiviso e sostenuto la propria posizione anche attraverso l'associazione armatoriale europea ECSA.
«In particolare - ha ricordato la Confederazione armatoriale italiana - è da molti anni che Confitarma si batte affinché, a fini regolamentari bancari, il credito navale venga gradualmente assimilato a quello infrastrutturale, riconoscendo in più l'effetto mitigante della sottostante garanzia rappresentante dall'ipoteca navale. In tal senso - ha rilevato Confitarma - va l'introduzione del nuovo articolo 122a di Basel III, che consente alle banche, se rispettate certe condizioni (tra cui la garanzia ipotecaria di primo grado), di classificare i finanziamenti navali nella classe specifica denominata object finance (High Quality Exposures). In tal caso le banche subirebbero un minor assorbimento di capitale dall'attuale 100% all'80% con relativo beneficio per gli armatori, che potrebbero godere di una maggiore disponibilità di credito, e a migliori condizioni. In pratica, se ad oggi, per ogni 100 euro di finanziamenti, la banca impegna otto euro di capitale proprio (8%), con le nuove regole, la medesima banca ne impiegherà 6,4 (80% dell'8%). Sono quindi evidenti gli effetti positivi per le imprese».
In vista della discussione della proposta di regolamento da parte dei rappresentanti del Parlamento, del Consiglio e della Commissione dell'UE, Confitarma ha espresso l'auspicio della conferma del testo approvato dall'europarlamento, nuova norma - ha evidenziato la Confederazione - che «va accolta in senso positivo anche in relazione ai fabbisogni finanziari degli armatori connessi alla transizione energetica e allo sviluppo delle nuove tecnologie propulsive».