Nel quarto trimestre del 2022 i ricavi del gruppo finlandese Wärtsilä Corporation sono ammontati a 1,77 miliardi di euro, con una crescita del +11% sullo stesso periodo dell'anno precedente e con un contributo di 562 milioni (-5%) dal settore della produzione e commercializzazione dei sistemi di propulsione navale dell'azienda scandinava e di 234 milioni (+6%) dal segmento degli altri prodotti e servizi per l'industria marittima. L'utile operativo è stato di 37 milioni di euro (-74%) e l'utile netto di 28 milioni di euro (-67%).
Dopo sei trimestri di aumento, nell'ultimo periodo trimestrale dello scorso anno il valore dei nuovi ordini acquisiti dal gruppo è diminuito essendo ammontato a 1,634 miliardi di euro (-24%), di cui 671 milioni (+2%) derivanti dal settore della propulsione navale e 190 milioni (-38%) dal settore degli altri prodotti e servizi per l'industria marittima.
Nell'intero 2022 Wärtsilä il valore dei nuovi ordini si è attestato a 6,07 miliardi di euro, con un incremento del +6% sull'anno precedente, di cui 2,42 miliardi (+20%) dal segmento della propulsione navale e 654 milioni (-22%) dalle altre attività per il comparto marittimo. Al 31 dicembre scorso il valore del portafoglio ordini del gruppo era pari a 5,91 miliardi di euro (+1%), di cui 2,2 miliardi (+9%) per il segmento della propulsione navale e 924 milioni (-11%) per quello degli altri prodotti e servizi per l'industria marittima.
Lo scorso anno i ricavi hanno totalizzato 5,84 miliardi di euro (+22%). Risultato operativo e risultato economico netto sono stati entrambi di segno negativo e pari rispettivamente a -26 milioni e -59 milioni di euro rispetto a cifre di segno positivo pari a 314 milioni e 193 milioni di euro nell'esercizio annuale precedente.
Relativamente all'andamento del mercato marittimo nel corso dello scorso anno, il presidente e amministratore delegato di Wärtsilä, Håkan Agnevall, ha specificato che «il sentiment del mercato ha continuato a migliorare per tutto il 2022. L'andamento degli ordinativi - ha precisato - è stato sostenuto da ordini record di navi metaniere, soprattutto in termini di valore della commessa. L'aumento della domanda di tonnellaggio, l'aumento dei volumi nel settore dei viaggi dei passeggeri e il susseguirsi della riattivazione di flotte sono stati elementi favorevoli. Ciò, inoltre, ha sostenuto la nostra attività nel campo dei servizi. Alla fine del 2022 la flotta attiva di navi da crociera era pari al 94% rispetto a circa il 70% a fine 2021. La decarbonizzazione - ha proseguito Agnevall - continua ad essere un tema sempre più importante per i nostri clienti. A riprova della nostra capacità di supportare gli obiettivi ambientali dei nostri clienti è giunto l'annunciato ordine per i sistemi di propulsione ibrida per quattro nuove navi heavy-lift».
Agnevall, inoltre, ha ricordato che a seguito della guerra Russia-Ucraina il gruppo è uscito dal mercato russo, portando a termine questo processo a luglio scorso, e nel primo trimestre è stata iscritta a bilancio una diminuzione di valore pari a 200 milioni di euro correlata all'uscita dalla Russia.