La norvegese MPC Container Ships, società costituita nel 2017 con lo scopo di investire nel settore delle portacontenitori acquisendo una flotta da porre a noleggio che attualmente ha una consistenza di 61 navi con una capacità di stiva complessiva di 131mila teu
( del
23 maggio 2017), ha archiviato il 2022 con risultati finanziari record, sulla scia della fase assai positiva del mercato del trasporto marittimo containerizzato che ha iniziato a mostrare segnali evidenti di indebolimento nell'ultima parte dell'anno.
Nel 2022 i ricavi di MPC Container Ships hanno raggiunto il picco storico di 616,8 milioni di dollari, con un rialzo del +60,3% sull'esercizio annuale precedente. Il margine operativo lordo è stato di 522,2 milioni (+79,8%), l'utile operativo di 446,9 milioni (+93,7%) e l'utile netto di 435,0 milioni di dollari (+129,1%).
Nel solo quarto trimestre dello scorso anno i ricavi hanno totalizzato 162,1 milioni di dollari, con un aumento del +13,7% sullo stesso periodo del 2021. In calo, invece, sia il margine operativo lordo che si è attestato a 127,0 milioni (-22,0%) sia l'utile operativo risultato pari a 106,9 milioni (-26,1%) che l'utile netto sceso del -19,0% a 103,6 milioni di dollari.
Illustrando i risultati conseguiti nel 2022 l'amministratore delegato di MPC Container Ships, Constantin Baack, ha definito positive le prospettive future per MPCC e per il mercato del trasporto marittimo containerizzato sulla base di considerazioni che si discostano notevolmente da quelle di altri operatori del mercato, ritenendo che le prospettive per la compagnia norvegese siano migliori rispetto ad altri attori dello shipping in considerazione anche della tipologia della propria flotta che è formata da navi di limitata capacità, compresa fra 1.223 teu e 4.256 teu, per una media pari a 2.156 teu, pertanto più adatta a traffici intra-regionali. «La disponibilità di navi sul mercato - ha spiegato - risulta significativamente ridotta rispetto alle medie storiche. Inoltre il generale miglioramento delle prospettive dell'economia mondiale degli ultimi mesi - ha affermato Baack - fa ben sperare circa le prospettive a medio termine dei mercati dei container, in particolare per i traffici intra-regionali, per i quali l'equilibrio fra domanda e offerta appare decisamente più favorevole che per il mercato dei trasporti su lunghe rotte».