A seguito dell'avvenuto esame da parte della commissione di valutazione insediata dall'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio per analizzare le due proposte pervenute per il rilascio dell'Autorizzazione Unica ZES (Zona Economica Speciale Interregionale Ionica Puglia Basilicata) per attivare attività economiche e/o investimenti nell'area della Piattaforma Logistica del porto di Taranto, con decreto n. 39 di ieri l'ente portuale ha scelto la proposta della società Progetto Internazionale 39 quale maggiormente idonea a proseguire l'iter istruttorio per il rilascio dell'Autorizzazione Unica ZES in considerazione del migliore e più coerente interesse pubblico sotteso all'utilizzazione dell'infrastruttura.
La proposta di Progetto Internazionale 39, società con sede a Roma, è volta a gestire la Piattaforma Logistica svolgendo attività di movimentazione e stoccaggio di merci e container nonché attività di ricerca e sviluppo nei settori dell'energia e delle scienze della vita. La società si è impegnata a mantenere le attività in area ZES per la durata di almeno dieci anni con possibilità di estensione successiva, in base al piano degli investimenti, avvalendosi del regime di Zona Franca Doganale. Secondo ricostruzioni di alcuni organi di stampa, la Progetto Internazionale 39 sarebbe di proprietà italo-cinese e sarebbe stata istituita per finalità differenti rispetto a quelli della gestione di un'area quale la Piattaforma Logistica di Taranto, finalità che tuttavia sarebbero recentemente cambiate tanto che lo scopo sociale dichiarato oggi da Progetto Internazionale 39 è quello dello sviluppo di infrastrutture.
La seconda proposta era stata inviata dalla tarantina Vestas Blades Italia Srl che aveva chiesto di poter gestire la Piattaforma Logistica per lo svolgimento di attività di stoccaggio di materie prime, preparazione dei kit di materie prime, movimentazione delle pale eoliche stoccate e carico su nave.
Intanto Acciaierie d'Italia, la società che gestisce lo stabilimento siderurgico di Taranto, ha reso noto che ha preso in consegna presso la propria area del porto pugliese le prime due di quattro nuove gru LPS 800 fornite da Liebherr che verranno impiegate per aumentare significativamente la capacità di gestione dei flussi di materie prime in arrivo al porto di Taranto. Ciascuna gru potrà movimentare fino a 2.000 tonnellate l'ora permettendo di sfruttare anche lo spazio sotto al portale. Le quattro gru vantano una capacità massima di sollevamento pari a 144 tonnellate e sono alimentate al 100% da energia elettrica, garantendo un'operatività priva di emissioni. Lo sbarco a Taranto delle seconde due gru è previsto nel mese di aprile.
Le nuove gru sono equipaggiate con sistema ibrido Liebherr Pactronic, che permette di accumulare energia in fase di rilascio del materiale in tramoggia di scarico per poi riutilizzarla in fase di ripresa del materiale dalla stiva nave, migliorando le performance e i consumi elettrici delle macchine oltre ad essere governate attraverso software di ultima generazione che pone particolare attenzione a vincoli di sicurezza, anche, di tipo climatico/ambientale. Inoltre, tutte le attività di discarica delle materie prime saranno svolte con utilizzo di “benne ecologiche” fino al loro convogliamento su nastri trasportatori diretti allo stabilimento (a loro volta chiusi su quattro lati), annullando i possibili rischi di sversamento di materiale o di spargimento di polveri in ambiente di lavoro.