L'associazione dei porti commerciali russi ha reso noto che nel primo bimestre del 2023 il traffico delle merci negli scali portuali russi è stato di 140,3 milioni di tonnellate, con un incremento del +2,6% sul corrispondente periodo dello scorso anno. Ciò significa che, dopo l'aumento del +7,5% dei volumi movimentati lo scorso gennaio rispetto a gennaio 2022, a febbraio 2023 il traffico è diminuito del -3% circa essendo ammontato a 65,4 milioni di tonnellate rispetto a 67,3 milioni a febbraio 2022. Lo scorso mese, al di là del traffico di cabotaggio che è cresciuto del +9% salendo a 5,8 milioni di tonnellate, sono diminuiti tutti gli altri flussi di traffico, con le esportazioni che hanno totalizzato 52,0 milioni di tonnellate (-1%), le esportazioni 2,7 milioni di tonnellate (-25%) e il traffico di transito 5,0 milioni di tonnellate (-12%). A febbraio 2023 le merci secche, con 31,1 milioni di tonnellate, hanno registrato un lieve calo del -1%, con aumenti del +8% del carbone, salito a 15,8 milioni di tonnellate, del +54% dei cereali, attestatisi a 4,3 milioni di tonnellate, e del +29% dei fertilizzanti minerali, risultati pari a 2,2 milioni di tonnellate, che sono stati bilanciati principalmente dalle flessioni dei traffici di carichi containerizzati (3,7 milioni di tonnellate, -29%) e di metalli ferrosi (1,6 milioni di tonnellate, -38%). Più accentuata la riduzione delle rinfuse liquide che sono state pari complessivamente a 34,3 milioni di tonnellate (-5%), di cui 20,1 milioni di tonnellate di petrolio grezzo (+3%), 10,6 milioni di tonnellate di prodotti petroliferi (-16%) e 3,1 milioni di tonnellate di gas naturale liquefatto (0%). Lo scorso mese i porti russi del bacino dell'Artico hanno movimentato 7,6 milioni di tonnellate (-3%), quelli del bacino del Mar Baltico 21,1 milioni di tonnellate (+7%), i porti russi del Mar Nero-Mar d'Azov 18,6 milioni di tonnellate (-15%), i porti del Mar Caspio 0,5 milioni di tonnellate (+25%) e i porti russi dell'Estremo Oriente 17,6 milioni di tonnellate (+1%).
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