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TRASPORTO MARITTIMO
Campagna dell'ITF nei porti del Mediterraneo incentrata su quattro bandiere di comodo
Verranno ispezionate le navi immatricolate nei registri di Isole Cook, Palau, Sierra Leone e Togo
Londra
17 marzo 2023
Il sindacato International Transport Workers' Federation (ITF) ha annunciato l'avvio di una campagna nel Mediterraneo per porre sotto esame quattro bandiere in considerazione dell'accertato scarso livello di sicurezza delle navi che le battono, essendo incluse nelle Black list e nelle Grey list del Paris MoU e del Tokyo Mou, i protocolli d'intesa sul controllo in materia di sicurezza della navigazione da parte degli Stati di approdo. ITF ha reso noto che nelle prossime otto settimane un esercito di propri ispettori e di quelli di altri sindacati dei marittimi e delle autorità portuali effettueranno controlli in tutto il Mediterraneo sulla sicurezza e il benessere dei marittimi imbarcati su navi che battono le bandiere delle Isole Cook, di Palau, della Sierra Leone e del Togo.
ITF ha spiegato che la campagna è stata decisa sulla base di una recente analisi che dimostra come i registri delle quattro bandiere di comodo fossero correlati a più di 100 membri degli equipaggi di navi abbandonati negli ultimi due anni, con milioni di dollari di retribuzioni non pagate dagli armatori agli equipaggi che successivamente ITF ha dovuto recuperare per conto dei marittimi. «Il trasporto marittimo substandard nel Mediterraneo - ha sottolineato il coordinatore dell'ispettorato dell'ITF, Steve Trowsdale - sta deteriorando i salari e le condizioni dei marittimi, ponendo in pericolo la vita degli equipaggi e mettendo a rischio il nostro ambiente. Queste bandiere prendono soldi dagli armatori per registrare navi che altre nazioni non toccherebbero con un dito. Molte di queste sono vecchie navi e sono mal tenute dai loro proprietari. Molte di queste navi sono pericolose e non dovrebbero operare».
«Il nostro obiettivo - ha spiegato Seddik Berrama, segretario generale del sindacato algerino dei trasporti FNTT e vice presidente dell'ITF per la regione del mondo arabo - è di evidenziare gli esempi di trasporto marittimo substandard che vediamo regolarmente nei nostri porti. Se saremo in grado di rendere di pubblico dominio che gli abusi subiti dagli equipaggi sono troppo spesso ignorati da queste bandiere, allora invieremo il forte messaggio che lo shipping substandard non è tollerabile».
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