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COMMERCIO
Fedespedi, nel 2022 il traffico dei container nei porti italiani è aumentato del +2,4%
Calo complessivo del -1,0% dei volumi negli altri porti container del Mediterraneo
Milano
21 marzo 2023
Oggi Fedespedi ha pubblicato il 21° quadrimestrale di informazione economica “Fedespedi Economic Outlook” elaborato dal proprio Centro Studi che, oltre ad un excursus sui principali dati macroeconomici mondiali ed italiani, presenta gli ultimi dati sull'import-export italiano che evidenziano la ripresa avvenuta nel 2022 dopo la flessione del 2020 causata dalla pandemia: lo scorso anno le esportazioni hanno registrato un aumento del +21,8% e le importazioni sono cresciute del +38,4%, frutto della dinamica delle materie prime energetiche.
Il quadrimestrale dedica come di consueto una sezione allo shipping che specifica come nel 2022 il il traffico marittimo containerizzato mondiale (al netto delle attività di trasbordo e feeder) sia stato stimato pari a 173,3 milioni di teu, con una flessione del -3,9% rispetto al 2021, e con flussi in export (-5,0%) che sono diminuiti in tutte le aree geografiche (Far East -6,3%; Europa -5,8%; Nord America -3,5%; Australasia -0,5%; Medio Oriente/SCI -2,0%; America Latina -3,5%), con l'eccezione dell'Africa sub-sahariana (+1,4%). Anche il traffico infra-regionale è diminuito (-1,9%), anche se in modo meno significativo. Inoltre, dopo le difficoltà sofferte dal traffico marittimo nel 2020-2021, nel 2022 la situazione è progressivamente migliorata con una netta diminuzione del ritardo delle navi sugli orari previsti: se a inizio 2022 solo il 30,4% era in orario, tale percentuale è salita a dicembre al 56,6%.
Il rapporto della federazione degli spedizionieri italiani specifica che nel 2022 i porti italiani, secondo le prime stime, dovrebbero aver movimentato circa 11,5 milioni di teu con una crescita del +2,4% sullo scorso anno. L'incremento ha riguardato un po' tutti i porti maggiori, tranne quelli di Genova (-1,0%), La Spezia (-8,2%) e Salerno (-13,7%). In ripresa i porti di Trieste (+15,9%), di Savona (+19,4%) e di Ravenna (+7,3%), mentre quello di Gioia Tauro con un +7,1% ritorna sui valori raggiunti alcuni anni fa. Nel 2022, i porti esteri censiti del Mediterraneo hanno movimentato complessivamente 42,5 milioni di teu, con una diminuzione del -1,0% rispetto al 2021: in decisa flessione i porti di Valencia (-9,9%), Pireo (-7,3%) e Alessandria (-6,0%). In flessione anche i porti del North Range europeo che con una movimentazione di 43,9 milioni di teu hanno realizzato una flessione del -5,2%.
Per quanto riguarda l'andamento dei costi del trasporto marittimo, dopo l'impressionante ascesa dei noli del periodo post-pandemia e per tutto il 2021, a partire dal 2022 è iniziata la loro rapida discesa: fatta 100 la media dei noli di gennaio 2020, a marzo 2022 l'indice ha toccato il suo massimo a quota 501 per quelli sulla direttrice Cina-Nord Europa, 456 sulla direttrice Cina-Mediterraneo e 373 per l'Indice generale, per poi flettere velocemente, portandosi rispettivamente a quota 109 (-78,2% rispetto al massimo), 125 (-72,6%) e 105 (-71,8%) in queste prime settimane del 2023.
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