Così come altri Comitati di gestione di Autorità di Sistema Portuale, anche quelli degli enti portuali dell'Adriatico Centrale e del Mar Ligure Orientale hanno approvato i bilanci consuntivi 2022 delle due istituzioni. Dal documento della prima AdSP emerge che l'authority adriatica ha registrato un avanzo di 7,2 milioni di euro nella parte corrente, somma di cui sono anche parte 2,1 milioni come acconto assicurativo per l'incendio ex Tubimar nel porto di Ancona
( del
16 settembre 2020). Le entrate in conto capitale dell'AdSP dell'Adriatico Centrale sono ammontate a 127,77 milioni, compresa la quota di 101,2 milioni del fondo per le infrastrutture portuali per la realizzazione di un programma di opere nei sette porti sotto la giurisdizione dell'ente.
Il bilancio dell'AdSP del Mar Ligure Orientale evidenzia un avanzo primario di gestione (entrate correnti meno spese correnti) di circa nove milioni di euro. Tali risorse, sommate a quelle già disponibili - ha specificato l'ente - consentiranno, se necessario anche attraverso l'accensione di mutui flessibili, di avviare gli importanti investimenti infrastrutturali previsti nel 2023 che ammontano nel complesso a 221 milioni di euro, di cui 30 a carico dei privati. Relativamente agli investimenti, l'AdSP ligure ha evidenziato che il bilancio 2022 segnala come l'ente sia riuscito a realizzare considerevoli investimenti in opere nei porti della Spezia e Marina di Carrara che risultano pari alla cifra record di oltre 100 milioni di euro. Tra quelli più importanti, gli interventi relativi al Molo Crociere alla Spezia e al nuovo Waterfront a Marina di Carrara. Circa metà degli investimenti sono finanziati con risorse proprie dell'ente, mentre il restante con fondi ministeriali.
Tra le deliberazioni del Comitato di gestione dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale nella seduta di ieri, è stata approvata la domanda di concessione demaniale marittima da parte di Ferretti Group per l'area produttiva della Zipa, dove l'azienda è già operativa, con una richiesta per 20 anni, a decorrere da inizio 2023, che interessa una superficie complessiva di 39.900 metri quadrati, inclusi oltre 25mila metri quadrati dello specchio acqueo. L'ente portuale ha sottolineato che tale richiesta conferma «la volontà dell'impresa di investire nella cantieristica nello scalo dorico e nel miglioramento e potenziamento infrastrutturale dell'area in concessione. La domanda di prosecuzione della concessione - ha rilevato l'ente - rafforza così il polo della nautica di lusso del porto di Ancona, strutturato su cantieri e una rete di imprese e artigiani specializzati, simbolo del “made in Italy” che gira il mondo, che continuano ad investire con positivi effetti sull'occupazione non solo all'interno dello scalo dorico».