Dopo sette mesi di calo, ad aprile 2023 il traffico delle merci
nel porto di Ravenna è tornato in crescita grazie al rialzo
dei carichi convenzionali e delle rinfuse non petrolifere. Lo scalo
ha movimentato complessivamente 2,15 milioni di tonnellate, con un
progressione del +9,5% sul maggio 2022. Nel settore delle merci
varie sono state totalizzate 236mila tonnellate di merci in
container (-3,1%), 134mila tonnellate di rotabili (-4,9%) e 583mila
tonnellate di merci convenzionali (+9,3%). Nel comparto delle
rinfuse liquide il traffico petrolifero è stato di 228mila
tonnellate (-1,2%) e quello degli altri carichi di 173mila
tonnellate (+20,4%). Le rinfuse secche sono ammontate a 800mila
tonnellate (+18,7%).
Nei primi cinque mesi di quest'anno lo scalo portuale ravennate
ha movimentato globalmente 8,7 milioni di tonnellate, con una
flessione del -1,4% sullo stesso periodo del 2022. I carichi
containerizzati si sono attestati a 835mila tonnellate (-2,2%), i
rotabili a 619mila tonnellate (+3,6%) e le merci convenzionali a 1,9
milioni di tonnellate (-18,8%). Le rinfuse petroliere sono state
pari a 844mila tonnellate (+10,9%) e quelle liquide di altro tipo a
758mila tonnellate (-8,8%). Le rinfuse solide hanno totalizzato
oltre 3,7 milioni di tonnellate (+8,5%).
L'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centro
Settentrionale, sulla base delle prime stime, ritiene che a maggio
2023 il porto di Ravenna abbia movimentato quasi 2,5 milioni di
tonnellate, volume che è il secondo più elevato degli
ultimi 22 anni essendo inferiore solo a quello di maggio 2022 quando
il totale era stato di 2,8 milioni di tonnellate di merci. L'AdSP ha
evidenziato che il calo del -11,3% previsto per maggio 2023 «può
essere in parte ricondotto anche agli effetti dell’alluvione
che ha colpito Ravenna dal 16 maggio, causando interruzioni ai
collegamenti stradali e ferroviari di ultimo e penultimo miglio,
come pure la parziale interruzione del lavoro portuale per i molti
alluvionati e per le esigenze di sicurezza preventiva».