Lo scorso maggio il traffico delle merci nel porto di Ravenna è
diminuito del -13,7% essendo ammontato a 2,41 milioni di tonnellate
rispetto a 2,79 milioni a maggio 2022. Le sole merci allo sbarco si
sono attestate a 2,17 milioni di tonnellate (-11,9%) e quelle
all'imbarco a 244mila tonnellate (-26,7%). La riduzione complessiva
dei volumi movimentati ha caratterizzato tutti i segmenti
merceologici ad eccezione di quello dei rotabili che ha registrato
un traffico di 168mila tonnellate (+12,9%). Nel settore delle merci
varie, inoltre, il traffico containerizzato è stato di
214mila tonnellate (-14,1%) e quello dei carichi convenzionali di
615mila tonnellate (-7,8%). Accentuata la flessione delle rinfuse
liquide che hanno totalizzato 378mila tonnellate (-21,4%), incluse
232mila tonnellate di prodotti petroliferi (-10,8%), 74mila
tonnellate di prodotti alimentari, mangimi e oleaginosi (-46,0%),
66mila tonnellate di prodotti chimici (-20,9%) e 6mila tonnellate di
concimi. Le rinfuse solide sono state pari a 1,04 milioni di
tonnellate (-16,9%).
L'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centro
Settentrionale ha evidenziato che «il risultato negativo del
mese di maggio va sostanzialmente ricondotto agli effetti
dell'alluvione che ha colpito Ravenna dal 16 maggio, causando
interruzioni ai collegamenti stradali e ferroviari di ultimo e
penultimo miglio, come pure disagi al lavoro portuale per i
dipendenti alluvionati e la necessità di tutelare la
sicurezza nei giorni di maggiore criticità».
Nei primi cinque mesi del 2023 lo scalo portuale ravennate ha
movimentato complessivamente 11,08 milioni di tonnellate, con un
calo del -3,5% sullo stesso periodo dello scorso anno, di cui 9,71
milioni di tonnellate di carichi allo sbarco (-2,7%) e 1,37 milioni
di tonnellate di carichi all'imbarco (-8,6%).
Sulla base delle prime rilevazioni, l'AdSP prevede che il mese
di giugno di quest'anno si sia chiuso con un traffico totale di 2,3
milioni di tonnellate, con una diminuzione superiore al -3% sullo
stesso mese dello scorso anno, che era stato uno dei mesi di giugno
migliori degli ultimi vent'anni.