Matteo Salvini ha preso le parti del Comitato NO Gronda, che
coordina la protesta di chi si schiera contro la realizzazione del
nuovo tratto autostradale che attraverserebbe il territorio
genovese? L'uomo, da politico ma anche da ministro, non è
nuovo ad assumere categoriche prese di posizione che è pronto
a disattendere. E pure senza badare a precisare che il proprio
pensiero, ma ancor più le proprie parole, sono stati
travisati. Quindi che dire della sua affermazione di venerdì,
questa volta nei panni di ministro delle Infrastrutture e dei
Trasporti, secondo la quale il progetto è datato?
Datato, si potrebbe osservare, come ogni progetto che passa alla
fase attuativa, nel senso che né in Italia né in
nessun'altra parte del mondo i lavori iniziano un giorno dopo
l'approvazione del progetto. Quello definitivo della Gronda è
stato consegnato al Ministero nel 2016 che lo ha approvato l'anno
successivo. Come datato - secondo i parametri della Gronda - sarebbe
pure il progetto per la costruzione del ponte sullo Stretto di
Messina, attuale cavallo di battaglia di Salvini che però
sinora non ha accennato alla questione.
Perché Salvini ha detto quello che ha detto? Sarà
stato il clima informale, dato che Salvini la sentenza l'ha
pronunciata ad Arenzano alla festa provinciale di Genova della Lega
Liguria - Salvini Premier? Sarà stato che, com'è noto,
il capo può infischiarsene di motivare le sue affermazioni al
suo popolo?
Di solito, infatti, sono i colleghi di partito o di movimento o
gli alleati più coinvolti dall'affermazione a doversi
assumere l'incarico di interpretare le parole. Ci ha provato il
presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, appunto alleato
della Lega in qualità di leader di Italia al Centro, uno dei
partiti ad personam sorti nell'ipotesi di un collasso di Forza
Italia prima o dopo la scomparsa del fondatore Silvio Berlusconi,
tristemente commemorata da Toti con la proiezione della faccia del
Cavaliere sulla facciata della sede dell'ente regionale.
Toti, come altri che si sono accodati a lui per decrittare
un'affermazione decisamente sconcertante per chi si è battuto
per la realizzazione di un progetto sostenuto a più riprese
dallo stesso Salvini, si è appellato alla preventiva
rassicurazione del ministro sul progetto: la Gronda - ha messo le
mani avanti Salvini alla festa - è una priorità.
Al di là di questo appiglio, la parete non presenta altre
asperità a cui aggrapparsi. Il progetto è datato. Che
vuol dire? Che è necessaria una variazione del tracciato, che
ci vogliono nuove autorizzazioni? Passi che, nell'ipotesi più
inverosimile, richiedono mesi, in quella più plausibile,
anni.
A metterci una pezza si è industriato il vice di Salvini:
«i cantieri - ha sintetizzato sui social il vice ministro
Edoardo Rixi riassumendo il suo intervento all'assemblea pubblica di
Ance Genova dal titolo “Genova destinazione futuro” -
devono parlarsi fra loro per evitare collassi dal punto di vista
viabilistico. L'aggiornamento del progetto della Gronda lo stiamo
facendo da mesi. Vogliamo che le nuove infrastrutture siano digitali
e smart». Delucidazioni che non servono a sbrogliare la
matassa.
Il sindaco genovese Marco Bucci, notoriamente così bravo
a troncare il nodo gordiano, tace. Forse è in ferie.
Tutte le illazioni restano valide. A cominciare da quella, e
sono molti che l'hanno fatta propria, secondo cui non è al
momento possibile destinare risorse economiche alla Gronda e da
quella secondo cui dall'incontro dei giorni scorsi con Autostrade
per l'Italia (Aspi), la società incaricata della
realizzazione del progetto e degli espropri necessari per attuarlo,
il ministro ha forse appreso che gli oltre quattro miliardi di euro
di investimenti a carico della concessionaria Aspi per la
costruzione della Gronda, previsti dal protocollo sottoscritto a
fine 2022 dal Ministero, da Aspi e dalle istituzioni locali, non
bastano più.
Altri, forse suggestionati dalla brezza marina di Arenzano,
l'hanno presa per una dichiarazione balneare, di quelle del Salvini
del Papeete.
Due anni fa Salvini intimava al Partito Democratico e ai
5Stelle, allora al potere, di svegliarsi e di avviare senza indugio
la costruzione della Gronda. Ora pare che almeno qualche altra ora
di sonno possa portare beneficio. Non si sa a chi. Né perché.
Magari è solo un sogno.
Bruno Bellio
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