Nei primi sei mesi di quest'anno i ricavi del gruppo
navalmeccanico italiano Fincantieri sono ammontati a 3,67 miliardi
di euro, con una crescita del +4,5% sulla prima metà del 2022
e un contribuito di 2,97 miliardi dal segmento delle costruzioni
navali (-2,1%) - inclusi 1,97 miliardi relativi al settore delle
navi da crociera (+0,9%%) e di 972 milioni da quello delle navi
militari (-7,4%) -, di 482 milioni dal segmento relativo
all'Offshore e alle navi speciali (+28,2%) e di 539 milioni di euro
dal segmento dei Sistemi, delle componenti e dei servizi (+45,7%).
Il margine operativo lordo è stato di 185 milioni (+105,6%) e
l'utile operativo di 72 milioni di euro rispetto ad un risultato di
segno negativo per -21 milioni nel primo semestre dello scorso anno.
Fincantieri ha chiuso la prima metà del 2023 con una perdita
netta di -22 milioni di euro rispetto ad una perdita netta di -234
milioni nello stesso periodo del 2022. I due risultati d'esercizio
scontano oneri estranei alla gestione ordinaria e non ricorrenti
pari rispettivamente a 33 milioni e 156 milioni di euro.
Nei primi sei mesi il gruppo ha acquisito nuovi ordini per
complessivi 2,13 miliardi di euro, con un rialzo del +40,0% prodotto
dagli aumenti delle commesse per il settore Shipbuilding (1,11
miliardi, +32,5%) e per il settore Offshore e navi speciali (817
milioni, +83,6%), mentre i nuovi ordini per il settore Sistemi,
componenti e servizi hanno registrato una lieve diminuzione (382
milioni, -0,8%). Al 30 giugno scorso il valore del portafoglio
ordini del gruppo era di 34,20 miliardi di euro (-4,3%), di cui
28,63 miliardi per la divisione Shipbuilding (-6,6%) e 2,48 miliardi
per quella Offshore e navi speciali (+27,3%).
«Il primo semestre 2023 - ha commentato l'amministratore
delegato di Fincantieri, Pierroberto Folgiero - ha confermato la
ripresa dei principali indicatori di performance. Grazie alla
progressione dei volumi produttivi, i ricavi hanno registrato un
aumento del 4,5% rispetto allo stesso periodo del 2022 e gli ordini
acquisiti hanno toccato quota 2,1 miliardi, in crescita rispetto
allo stesso periodo dell'esercizio precedente, con entrambi i dati
sostenuti dall'Offshore, in linea con la strategia di rilancio del
gruppo nella costruzione di navi specializzate per il settore eolico
offshore. EBITDA ed EBITDA margin sono sostanzialmente raddoppiati,
consolidando i positivi risultati già registrati del primo
trimestre e le aspettative di accelerazione delineate dal nuovo
piano industriale».
«Con il settore cruise che ha ripreso in pieno il percorso
di crescita di lungo periodo, le potenziali nuove opportunità
nel militare sia Italia che all'estero e il megatrend delle energie
rinnovabili offshore - ha sottolineato Folgiero - i tre pilastri
della nostra attività presentano tutti prospettive
incoraggianti e possiamo confermare per il 2023 le previsioni di
mantenimento del pieno regime produttivo che consentirà il
consolidamento dei ricavi e della marginalità, che si
attesterà su un valore intorno al 5% confermando le attese».
Relativamente alle prospettive future, infatti, Fincantieri ha
osservato che «in ambito Cruise, i tassi di occupazione delle
navi (che hanno raggiunto il 100%) e il livello delle prenotazioni,
superiore ai valori pre-pandemici, confermano i segnali positivi già
registrati a fine 2022, evidenziando come il settore croceristico
abbia superato l'effetto della pandemia, riprendendo il percorso di
crescita di lungo periodo. Tali dinamiche stanno spingendo
l'interesse per nuove costruzioni, sempre più tecnologiche e
dotate di soluzioni green», mentre per il settore della Difesa
«i riflessi geopolitici del conflitto russo-ucraino sostengono
l'aumento degli investimenti, anche sul fronte marittimo, creando
numerose potenziali nuove opportunità per Fincantieri».
Infine relativamente al mercato Offshore, «il contesto attuale
e la sempre più alta attenzione rivolta alla creazione di
energia rinnovabile eolica sta spingendo il robusto piano di
investimenti del settore, sostenendo l'ampliamento della flotta di
mezzi per le operazioni di supporto e di manutenzione».
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