Il direttore di Assiterminal, Alessandro Ferrari, ha reso noto
che l'Associazione Italiana Terminalisti Portuali ha presentato al
Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio l'intervento ad
adiuvandum richiedendo l'annullamento del decreto del 30 dicembre
2022 del direttore generale per la vigilanza sulle Autorità
di Sistema Portuale, il trasporto marittimo e per vie d'acqua
interne del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti recante
“Aggiornamenti relativi all'anno 2023, delle misure unitarie
dei canoni per le concessioni demaniali marittime”.
Specificando che la presentazione dell'intervento presso il TAR
è stata effettuata «preso atto che anche gli
emendamenti presentati dalla maggioranza sul decreto-legge 75/2023
sono stati respinti», Ferrari ha precisato che Assiterminal
non perde «né la speranza né la fiducia di poter
ottenere anche a settembre una norma che consenta di prendere fiato,
di poterci sedere a un tavolo per rivedere finalmente i criteri di
indicizzazione dei canoni concessori (a valere dal 2023)»,
anche se - ha evidenziato - «i tempi parlamentari contrastano
con i tempi, il contesto e le necessità delle aziende
terminaliste».
Stralcio dell'intervento ad adiuvandum depositato da
Assiterminal:
ECC.MO TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE
PER IL LAZIO - SEDE DI ROMA
Sezione V-ter
U.P. 17.10.2023
INTERVENTO AD ADIUVANDUM
Nel procedimento N.R.G. 6194/2023
Nell'interesse dell'associazione Assiterminal, Associazione
italiana Port & Terminal Operators (abbreviabile in
“Assiterminal”), C.F. 95066500109, in persona presidente
e legale rappresentante pro tempore dott. Luca Becce, con sede
legale in Viale Padre Santo 5/8, 16122 Genova
- Interveniente ad adiuvandum
NEL RICORSO SUB N.R.G. (…)
PROMOSSO DA
> (..)
CONTRO
> Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in persona del
Ministro pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avvocatura
Generale dello Stato;
- Resistente
E
> (…)
- Resistente non costituita
NONCHÉ NEI CONFRONTI
> Ministero dell'Economia e delle Finanze, in persona del
Ministro pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avvocatura
Generale dello Stato;
> Agenzia del Demanio, in persona del legale rappresentante pro
tempore, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello
Stato;
- Controinteressati
PER L'ANNULLAMENTO, PREVIA SOSPENSIONE DEGLI EFFETTI
- del Decreto del Direttore Generale per la vigilanza sulle
Autorità di sistema portuale, il trasporto marittimo e per
vie d'acqua interne del Ministero delle Infrastrutture e dei
Trasporti del 30 dicembre 2022, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale
della Repubblica Italiana, Serie Generale, n. 31, il 7 febbraio
2023, recante “Aggiornamenti relativi all'anno 2023, delle
misure unitarie dei canoni per le concessioni demaniali marittime”;
- degli altri atti, meglio indicati nell'epigrafe del ricorso
(…)
LA LEGITTIMAZIONE E L'INTERESSE AD AGIRE DI ASSITERMINAL
2.1 Come sopra evidenziato, Assiterminal rappresenta
l'espressione associativa delle imprese concessionarie demaniali
operanti nel settore portuale italiano. Si deve sottolineare che la
totalità delle associate “ordinarie” è
titolare di uno o più atti di concessione demaniale
marittima, rilasciati dalle Autorità preposte dalla legge, in
primis, ma non solo, dalle Autorità di Sistema Portuale.
2.2 Il provvedimento impugnato riveste natura formalmente e
sostanzialmente amministrativa e detta prescrizioni immediatamente
precettive, idonee a ledere in modo diretto la posizione dei
soggetti destinatari, ossia, in questo caso, le imprese titolari di
una (o più) concessione demaniale marittima, che è
sempre rilasciata ai sensi dell'art. 36 cod. nav., in combinato
disposto con gli art. 6 e 18 della Legge 84/1994.
2.3 Come è noto, la categoria dei soggetti a cui si applica
il provvedimento impugnato è rappresentata dai concessionari
di beni demaniali marittimi e l'incremento dell'ammontare dei canoni
(+25,15%), per come è riportato nel provvedimento, è
vincolante e non presenta alcun margine di discrezionalità
nella fase applicativa da parte delle Amministrazioni concedenti.
2.4 A mezzo del presente atto di intervento ad adiuvandum,
Assiterminal intende tutelare un interesse omogeno comune all'intera
categoria delle imprese portuali che operano mediante atti
concessori di beni demaniali marittimi.
2.5 Nel caso di specie, in ragione delle caratteristiche del
provvedimento oggetto di scrutinio, non si verte su questioni
concernenti singoli iscritti ovvero su questioni capaci di dividere
la categoria in posizioni contrastanti, atteso che esso è a
portata generale ed anzi riguarda indistintamente tanto le imprese
del settore turisticoricreativo (come quella del ricorrente
principale), quanto le imprese del settore portuale (rappresentate
dell'odierna interveniente), in quanto accomunate dal fatto di
essere titolari di un atto concessorio ex art. 36 cod. nav. avente
ad oggetto ad oggetto il demanio marittimo, la cui disciplina di
adeguamento economico è “unica”.
2.6 È infatti fuori di dubbio che un provvedimento, come
quello in esame, che altera significativamente, aggravandolo, il
quantum del dovuto a titolo di canone concessorio, incida a tutto
tondo sull'intero settore imprenditorial-portuale, di cui
Assiterminal è, altrettanto fuori di dubbio, la
rappresentante principale a livello nazionale.
(…)
P.T.M.
L'odierna ricorrente nelle qualità in atti, e per mezzo
del sottoscritto difensore,
CHIEDE
che Codesto Ecc.mo Tribunale Amministrativo Regionale per il
Lazio, sede di Roma, contrariis reiectis, accolga il ricorso
principale e, di conseguenza, annulli il Decreto del Direttore
Generale per la vigilanza sulle Autorità di sistema portuale,
il trasporto marittimo e per vie d'acqua interne del Ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti del 30 dicembre 2022, pubblicato
nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Serie Generale,
n. 31, il 7 febbraio 2023, recante “Aggiornamenti relativi
all'anno 2023, delle misure unitarie dei canoni per le concessioni
demaniali marittime) in ogni caso, con vittoria di spese e
competenze da distrarre in favore dei sottoscritti Avvocati
antistatari
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