Commentando l'esito del Consiglio dei ministri di ieri che, tra
i provvedimenti adottati, ha deliberato l'esclusione
dell'autotrasporto merci dalle competenze dell'Autorità di
Regolazione dei Trasporti (ART), esonerando di conseguenza il
settore dal pagamento del contributo all'Autorità, diverse
associazioni dell'autotrasporto hanno espresso il loro favore per
questa misura. CNA Fita, manifestando soddisfazione per il
provvedimento, ha specificato che ora attende «che al più
presto siano emessi i decreti attuativi necessari a sbloccare
l'erogazione dei fondi già stanziati per venire incontro alla
crisi del comparto».
Ricordando che «in questi anni ALIS ha più volte
evidenziato alle istituzioni governative l'esigenza di eliminare
l'obbligo di versamento del contributo annuale ART per le imprese di
autotrasporto», il direttore generale dell'Associazione
Logistica dell'Intermodalità Sostenibile, Marcello Di
Caterina, ha affermato che, «dopo l'accoglimento di tale
istanza in alcune misure emergenziali, siamo molto soddisfatti che
il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini,
abbia voluto inserire una norma specifica nel decreto-legge Omnibus
diretta proprio alla soppressione di tale obbligo». «Questa
scelta - ha aggiunto - è un importante segnale di attenzione
nei confronti del settore dell'autotrasporto che negli ultimi mesi
ha già affrontato notevoli e continue difficoltà
derivanti dal caro prezzi e caro carburanti e ci auguriamo pertanto
che la norma venga supportata anche dal Parlamento nell'iter di
conversione in legge del decreto ed approvata al più presto».
Si tratta - ha commentato il presidente di ANITA, Riccardo
Morelli - di «un'ottima notizia per il nostro settore. Un
sentito ringraziamento va al ministro Salvini che l'ha proposta e
fatta includere nel decreto omnibus raccogliendo e condividendo la
posizione di ANITA dimostrando ancora una volta grande impegno per
la tutela delle realtà imprenditoriali dell'autotrasporto.
Dopo anni di battaglie in cui ANITA ha sempre espresso con fermezza
la propria contrarietà ad una misura ritenuta ingiusta - ha
sottolineato Morelli - vediamo finalmente riconosciuta alle imprese
che rappresentiamo la piena soppressione di un costo non dovuto ed
estremamente gravoso. Escludere l'autotrasporto dall'obbligo di
pagare il contributo annuale per il funzionamento dell'ART è
quanto abbiamo sempre sostenuto fin da quando è nata
l'Autorità, in quanto il settore del trasporto merci su
strada è un comparto già liberalizzato totalmente
regolato da norme europee e nazionali e dal Comitato centrale per
l'Albo degli autotrasportatori e l'ART non ha mai esercitato
peraltro alcun tipo di regolazione del settore».