Ieri ben tre navi sono state oggetto di attacchi nelle acque del
Mar Rosso meridionale. Lo ha reso noto l'U.S. Central Command
(Centcom) specificando che alla richiesta di soccorso delle tre
navi, che fanno capo a interessi di 14 nazioni, ha risposto il
cacciatorpediniere statunitense
USS Carney che alle 9.15
antimeridiane, ora di Sana'a, ha individuato primo un attacco
missilistico lanciato da un'area controllata dal gruppo armato
Houthi, che opera nello Yemen, contro la rinfusiera Ultramax
Unity
Explorer, che batte bandiera delle Bahamas, fa parte della
flotta della britannica Unity Maritime e ha un equipaggio formato da
marittimi di due nazioni. I missili sono caduti nei pressi della
nave.
Un secondo attacco è stato attuato alle 12 pomeridiane e
l'USS Carney ha abbattuto un drone lanciato sempre da un'area
controllata dagli Houthi e indirizzato verso un bersaglio non
precisato. Quindi alle 12.35 la Unity Explorer ha comunicato
di essere stata colpita da un missile proveniente dalla stessa area
e il cacciatorpediniere americano, mentre stava rispondendo alla
nuova richiesta di aiuto lanciata dalla rinfusiera, ha abbattuto un
altro drone lanciato contro la nave. Il drone che ha colpito la nave
ha causato danni minori e non ci sono feriti tra i membri
dell'equipaggio.
Successivamente, alle 3.30 circa, anche la nave Number 9,
di bandiera panamense e in navigazione nella stessa area, anch'essa
di proprietà e gestione britannica, è stata colpita da
un missile lanciato sempre da una zona controllata dagli Houthi.
Centcom ha precisato che la nave è una rinfusiera, mentre in
realtà si tratta di una portacontainer da 4.250 teu operata
dalla cinese OOCL e impiegata dalla Ocean Alliance, costituita dalle
compagnie CMA CGM, COSCON, Evergreen e OOCL, sulla rotta che collega
l'Estremo Oriente con l'Adriatico dove è attesa l'11 dicembre
a Koper, il 14 a Trieste e il 15 dicembre a Rijeka. La nave è
stata danneggiata senza conseguenze per l'equipaggio.
Un'ora dopo la rinfusiera Sophie II ha lanciato una
richiesta di soccorso, perché colpita da un missile, a cui ha
risposto l'USS Carney che ha abbattuto un drone lanciato
contro la stessa nave. La Sophie II, il cui equipaggio - ha
specificato Centcom - è costituito da marittimi di otto
nazionalità, ha riportato lievi danni.
Evidenziando che questi attacchi rappresentano una minaccia
diretta ai commerci internazionali e alla sicurezza marittima e
hanno messo a repentaglio la vita di equipaggi internazionali che
rappresentano diverse nazioni, Centcom ha affermato che sussistono
«tutte le ragioni per ritenere che questi attacchi, sebbene
lanciati dagli Houthi nello Yemen, siano pienamente consentiti
dall'Iran. Gli Stati Uniti - ha concluso il comando americano -
prenderanno in considerazione tutte le appropriate risposte in pieno
coordinamento con i propri alleati e partner internazionali».
Gli attacchi sono stati confermati anche dall'United Kingdom
Maritime Trade Operations (UKMTO) della britannica Royal Navy.
In un comunicato, il gruppo armato degli Houthi ha affermato di
aver attaccato due navi israeliane, la Unity Explorer e la
Number 9.