Dopo il calo del -45,0% nel 2020 causato dall'impatto sul
settore del diffondersi globale della pandemia di Covid-19 e dopo la
ripresa del +16,4% registrata l'anno successivo con l'allentamento
delle restrizioni adottate per contenere la crisi sanitaria
mondiale, nel 2022 il rialzo del traffico dei passeggeri nei porti
dell'Unione Europa è stato più consistente essendo
stato segnato un aumento del +30,1% rispetto all'anno precedente.
Uno sviluppo positivo che è stato tale in tutti i principali
Stati marittimi dell'UE ad eccezione dell'Italia, dove l'incremento
del traffico crocieristico non è bastato a compensare
l'arretramento del traffico dei passeggeri dei servizi marittimi
regolari.
Eurostat ha reso noto oggi che nel 2022 il traffico complessivo
dei passeggeri è stato di 348,6 milioni di persone rispetto a
267,9 milioni nell'anno precedente. Il solo traffico movimentato dai
servizi regolari è stato di 338,7 milioni di passeggeri
(+27,8%), mentre quello delle crociere è stato di 9,9 milioni
di passeggeri (+256,4%).
Lo scorso anno il traffico dei passeggeri in tutte le principali
nazioni crocieristiche dell'UE ha segnato un incremento a due cifre
percentuali, mentre in Italia, i cui porti hanno movimentato
globalmente 53,8 milioni di passeggeri, è stata accusata una
flessione del -7,0% sul 2021, con i 51,1 milioni di passeggeri dei
servizi regolari che hanno totalizzato un calo del -10,2% mentre i
2,7 milioni di crocieristi hanno segnato una crescita del +178,0%.
Lo scorso anno Messina è risultato ancora il porto più
trafficato dell'Unione Europea con 9,2 milioni di passeggeri
movimentati (+10,9%).