I presidenti delle associazioni spezzine degli agenti marittimi,
Giorgia Bucchioni, degli spedizionieri, Alessandro Laghezza, e dei
doganalisti, Bruno Pisano, hanno evidenziato l'importanza
dell'Interporto di Santo Stefano Magra, rilanciando il ruolo
strategico di quello che è risultato essere - hanno
sottolineato - uno degli asset fondamentali per rendere attrattivo
il porto della Spezia di cui l'Interporto è parte integrante,
grazie alla breve distanza dal porto - solo sei chilometri di
bretella autostradale - che rende le aree di Santo Stefano la
banchina lunga dello scalo spezzino.
L'evidenziazione dell'importanza dell'Interporto avviene anche
alla luce della preoccupazione destata dall'avvio della revoca delle
autorizzazioni per i corridoi doganali ispettivi nei terminal di
Santo Stefano, che - hanno ricordato i presidenti delle tre
associazioni spezzine - è stata effettuata dalla Dogana della
Spezia in controtendenza con le lodevoli iniziative innovative
avviate su tutto il territorio nazionale, e che ha obbligato gli
operatori ad impugnare la procedura con un ricorso al Tribunale
Amministrativo Regionale dal quale è stata subito concessa la
sospensione del provvedimento, sventando almeno temporaneamente -
hanno sottolineato Bucchioni, Laghezza e Pisano - il rischio di
numerosi licenziamenti.
Nello sviluppo della Città della Logistica
nell'Interporto di Santo Stefano Magra - hanno osservato i tre
presidenti - la collaborazione fra pubblico e privato deve restare
uno dei pilastri fondanti del “Sistema Spezia” perché
solo così si possono creare nuove economie per il territorio,
per il porto della Spezia e per mantenere e incrementare la buona
occupazione. Per questo - hanno concluso - va rafforzata la
collaborazione pubblico-privato del Sistema Spezia soprattutto su
Santo Stefano Magra, essenziale alla integrazione anche doganale tra
il porto e il suo interporto, costruita in oltre dieci anni da
Agenzia delle Dogane e magazzini privati che, anche qui primi in
Italia, hanno attivato i corridoi ispettivi, modelli operativi di
efficienza dai quali hanno tratto ispirazione tutte le procedure
delle merci per treno e camion.