Confermando che nel 2023 i propri ricavi sono diminuiti del -8,3% essendo ammontati a 1,45 miliardi di euro rispetto a 1,58 miliardi nell'esercizio annuale precedente ( del 20 febbraio 2024), il gruppo terminalista tedesco Hamburger Hafen und Logistik AG (HHLA) ha reso noto oggi di aver archiviato il 2023 con un margine operativo lordo di 287,8 milioni di euro (-27,4%), con un utile operativo di 109,4 milioni (-50,4%) e con un utile al netto delle imposte di 43,4 milioni di euro (-68,2%).

La flessione dei risultati economici si è accentuata nel quarto trimestre del 2023 quando, con un totale di 356,8 milioni di euro, i ricavi hanno registrato un calo del -12,1% sul corrispondente periodo del 2022. L'EBITDA trimestrale è stato pari a 78,5 milioni (-24,2%), l'EBIT a 33,8 milioni (-44,0%) e l'utile dopo le imposte a 13,4 milioni di euro (-65,8%).

È intanto ancora in corso il passaggio del controllo del capitale sociale di HHLA alla joint venture Port of Hamburg Beteiligungsgesellschaft SE partecipata al 50,1% dall'amministrazione della città-Stato di Amburgo e al 49,9% dal gruppo armatoriale elvetico Mediterranean Shipping Company (MSC) ( del 12 dicembre 2023 e 15 febbraio 2024). Al 31 dicembre scorso, a conclusione dell'Opa di MSC su HHLA, il gruppo armatoriale svizzero, che è leader mondiale del settore del trasporto marittimo containerizzato, possedeva il 12,4% del capitale della società terminalista di Amburgo e un ulteriore 9,7% di azioni portate in adesione all'offerta, e, a quella data, la città di Amburgo e MSC detenevano complessivamente il 92,5% del capitale di HHLA.

Presentando stamani i risultati dell'esercizio 2023 il gruppo terminalista ha evidenziato quali sono stati gli effetti dell'offerta avanzata da MSC sul titolo azionario di HHLA che all'inizio dell'anno aveva un valore di 11,94 euro. Il 13 settembre scorso l'annuncio dell'offerta pubblica di acquisto da parte di Mediterranean Shipping Company, basata su un'offerta di 16,75 euro per ciascuna azione di classe A di HHLA, ha determinato un immediato aumento del prezzo delle azioni che è salito da 11,54 a 17,20 euro per raggiungere, il giorno successivo, il massimo annuo di 17,62 euro e quindi stabilizzarsi attorno al prezzo di offerta. Il 29 dicembre 2023 il titolo ha chiuso a 16,76 euro, pari ad una crescita del +40,8% anno su anno.