Gli immobili degli interporti sono da esentare dal pagamento
dell'imposta municipale unica. Lo ha sollecitato oggi il presidente
dell'Unione Interporti Riuniti (UIR), Matteo Gasparato, in occasione
della terza edizione di “Interporti al Centro”, il
convegno nazionale dell'associazione tenutosi all'Interporto di
Nola. Sottolineando che «la rete interportuale è un
asset strategico per il Paese e va sostenuta con interventi mirati»,
Gasparato ha chiesto l'esenzione dall'Imu per gli immobili degli
interporti.
Nel suo intervento il presidente della UIR ha evidenziato,
inoltre, che «grazie al PNRR, entro un anno, avremo una rete
digitale degli interporti italiani, una vera e propria piattaforma
logistica digitale. UIR però - ha avvertito Gasparato -
lancia l'allarme: con i cantieri PNRR l'intermodalità
ferroviaria è a rischio. Ci aspettano due anni critici: da
gestire al meglio la fase dei lavori che RFI sta facendo sulla rete
ferroviaria italiana con notevoli investimenti. Serve maggiore
integrazione tra i porti e gli interporti per valorizzare logistica
e l'intermodalità in Italia».
L'amministratore delegato di Interporto Campano, Claudio Ricci,
si è soffermato sulle sfide della decarbonizzazione che - ha
rilevato - «ci impongono delle scelte di shift modale che il
Paese può e deve fare. Il PNRR - ha osservato - sta dando un
contributo in tal senso ed i notevoli investimenti sulla rete da
parte di RFI vanno nella direzione giusta ma costringeranno ad una
fase con alcune criticità da gestire assolutamente, per
evitare di vanificare gli sforzi. Al Sud ci sono opportunità,
gli investitori possono finalmente cominciare ad affacciarsi. Direi
- ha proseguito Ricci - di attendere ancora per verificare ed
esprimere il giudizio sulla nuova impostazione centralizzata dalla
ZES voluta dall'attuale governo. Partendo però dalla
considerazione che con la governance della precedente versione della
Zona in Campania sicuramente l'esperienza è stata positiva
con risultati concreti e visibili anche nell'interporto di Nola».