Oggi il Comitato di gestione dell'Autorità di Sistema
Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, con il parere
favorevole dei revisori dei conti, ha approvato all'unanimità
il bilancio consuntivo dell'ente relativo all'esercizio 2023 e la
relazione annuale. Il documento finanziario evidenzia un avanzo di
amministrazione di oltre 127 milioni di euro. Si tratta di somme in
parte già vincolate alla valorizzazione infrastrutturale
degli scali portuali gestiti dall'ente che, a scopo prudenziale, ha
vincolato anche 17 milioni di euro a copertura di eventuali spese da
affrontare in caso di soccombenza dei contenziosi in essere.
Nel 2023 le entrate sono ammontate a circa 63 milioni di euro a
fronte di 74 milioni destinati alle uscite. Lo scorso anno l'ente ha
riscosso 38 milioni di euro, mentre i pagamenti effettuati hanno
avuto una consistenza di 31 milioni di euro. Il fondo cassa al 31
dicembre 2023 è di circa 177 milioni di euro.
Inoltre il Comitato di gestione ha approvato all'unanimità
il rilascio alla Nuovo Pignone - Baker Hughes di concessione
marittima nel porto di Corigliano Calabro finalizzata alla
realizzazione di un impianto industriale di produzione di manufatti
di carpenteria metallica, da spedire via mare e destinati ad
impianti di compressione ed estrazione di gas.
In occasione della riunione odierna, riferendosi alla vicenda
della Gioia Tauro Port Agency, l'agenzia per la fornitura di lavoro
portuale nel porto di Gioia Tauro la cui vigenza è scaduta lo
scorso 27 aprile, il presidente dell'AdSP, Andrea Agostinelli,
ricordando che l'ente è impegnato dallo scorso novembre e in
diverse sedi, anche a livello ministeriale, nella trasformazione
dell'agenzia in impresa ex art. 17 legge 84/94, ha informato i
membri del Comitato che il prossimo 6 maggio terrà una
riunione con la Direzione Generale del Ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti per trovare la soluzione più
opportuna.