Secondo l'UIRR, l'associazione che rappresenta il settore del
trasporto combinato in Europa, l'orientamento generale sulla
proposta di regolamento della Commissione Europea sulla capacità
dell'infrastruttura ferroviaria che è stato adottato ieri dal
Consiglio dell'UE non è sufficiente a raggiungere gli
obiettivi dichiarati di ottimizzazione della capacità
ferroviaria, di miglioramento del coordinamento transfrontaliero, di
aumento della puntualità e dell'affidabilità del
trasporto ferroviario e, in definitiva, di attirare più merci
verso la ferrovia.
Per l'associazione, affinché la modalità di
trasporto ferroviario delle merci diventi sempre più
attraente per gli utenti finali è necessario abbandonare un
approccio nazionale per la gestione della capacità
ferroviaria per andare verso un approccio più coordinato a
livello internazionale.
Ricordando che attualmente oltre il 50% del trasporto
ferroviario delle merci e quasi il 90% del trasporto ferroviario
intermodale attraversa almeno un confine nazionale e che
l'infrastruttura ferroviaria è gestita su base nazionale con
scarso coordinamento internazionale, l'UIRR ha specificato che un
approccio coordinato a livello internazionale non significherebbe
l'abbandono dell'attuale sistema di gestione delle infrastrutture
per l'assegnazione della capacità che è in gran parte
costruito attorno alle esigenze del traffico passeggeri. Il
fabbisogno di capacità del trasporto ferroviario delle merci
- ha spiegato l'associazione - può essere soddisfatto
attraverso un quadro concordato a livello internazionale per la
gestione della capacità che tenga conto della pianificazione
continuativa a lungo termine di linee internazionali garantite per
il trasporto delle merci su rotaia.
Affinché i servizi di trasporto merci su rotaia diventino
più attraenti per gli utenti finali - ha sottolineato l'UIRR
- è necessario prendere atto che lo status quo non è
efficace e che il modo in cui viene gestita la capacità
ferroviaria deve evolversi in un sistema internazionale, digitale e
flessibile.
Per l'UIRR, l'orientamento generale adottato dal Consiglio
dell'Unione Europea «purtroppo non va in questa direzione. La
tendenza a rendere le norme europee proposte dalla Commissione
Europea non vincolanti, o aperte a deroghe nazionali - ha osservato
l'associazione - porterà a una situazione in cui il trasporto
merci ferroviario continuerà ad operare nell'ambito di un
coacervo di sistemi nazionali. Ciò significherà una
persistente frammentazione e uno sfruttamento non ottimale della
capacità disponibile dell'infrastruttura ferroviaria europea
e, soprattutto, un sostegno inadeguato alle supply chain europee».
Secondo l'associazione europea del trasporto combinato, inoltre,
«è altamente dubbio che la proposta del Consiglio
riduca l'impatto delle restrizioni temporanee di capacità dei
servizi ferroviari di trasporto merci. Oggi - ha evidenziato l'UIRR
- in molti Stati membri europei i servizi di trasporto merci su
rotaia stanno subendo notevoli ritardi e cancellazioni a causa di
restrizioni di capacità scarsamente pianificate e non
coordinate che mancano della necessaria attenzione alle soluzioni di
continuità del traffico. È importante che il nuovo
regolamento includa disposizioni volte a garantire che il trasporto
ferroviario delle merci diventi più prevedibile durante le
restrizioni di capacità. Ciò dovrebbe essere sostenuto
da reali incentivi reciproci per i gestori dell'infrastruttura
affinché pianifichino la capacità in modo favorevole
al cliente con largo anticipo».
L'UIRR lamenta poi che «la proposta del Consiglio di
ritardare l'entrata in vigore di questo regolamento fino al 2029, e
al 2032 per alcune disposizioni, significherà che questo
regolamento non avrà alcun impatto sull'obiettivo della
Commissione Europea di raggiungere una crescita del 50% del
trasporto merci ferroviario entro il 2030. Ciò - ha osservato
l'associazione - invia il messaggio che i politici stanno
rinunciando all'obiettivo concordato per il 2030».
«In
vista dei prossimi negoziati di trilogo - ha concluso l'associazione
- è essenziale che la Commissione Europea, il Parlamento
europeo e il Consiglio arrivino ad un testo concordato che ponga
maggiore enfasi sul soddisfacimento delle esigenze commerciali di un
mercato europeo del trasporto merci ferroviario funzionante,
altrimenti vi è il significativo rischio che la proposta non
avrà alcun impatto reale sull'aumento della puntualità
e dell'affidabilità del trasporto ferroviario europeo delle
merci».