Se Uiltrasporti ha annunciato una settimana di mobilitazione
nazionale e uno sciopero di 48 ore in tutti i porti nazionali il 2 e
3 luglio prossimi per l'arenarsi delle trattative per il rinnovo del
Ccnl dei porti, con il medesimo motivo Filt Cgil e Fit Cisl hanno
indetto uno sciopero di 48 ore nei successivi giorni del 4 e 5
luglio. «Malgrado lo stato di agitazione aperto l'11 marzo e
lo sciopero del 3, 4 e 5 aprile scorsi, pur avendo successivamente
registrato dei passi in avanti - hanno spiegato le due
organizzazioni sindacali - il negoziato per il rinnovo del contratto
collettivo nazionale dei porti, scaduto il 31 dicembre 2023, non ha
ancora raggiunto un livello adeguato alle aspettative delle
lavoratrici e dei lavoratori. C'è l'assoluto bisogno di
giungere al più presto al rinnovo del Ccnl dei porti, con un
accordo che preveda un aumento economico utile al recupero del
potere d'acquisto perso dalle lavoratrici e dai lavoratori, oltre
che gli ulteriori miglioramenti delle condizioni di lavoro, elevando
gli standard di sicurezza e implementando il sistema di welfare già
esistente».
«Pertanto - hanno concluso Filt Cgil e Fit Cisl -
auspichiamo che le controparti datoriali di settore Ancip,
Assiterminal, Assologistica, Assoporti, Fise-Uniport, riattivino il
tavolo negoziale per affrontare e risolvere gli aspetti che hanno
determinato la condizione di impasse della trattativa».