Il periodo aprile-giugno di quest'anno è stato un
trimestre di crescita per il gruppo Wärstilä Corporation
con ricavi in aumento del +7% sul secondo trimestre del 2023
attestatisi a 1,56 miliardi di euro. L'utile operativo è
ammontato a 168 milioni (+156%) e l'utile netto a 117 milioni di
dollari (+290%). Nel solo segmento delle tecnologie marine, Wärstilä
ha registrato ricavi pari a 759 milioni di euro (+8%), di cui 514
milioni per la vendita di servizi (+6%) e 245 milioni per la vendita
di attrezzature (+13%), ed un utile operativo di 96 milioni (+7%).
Nel secondo trimestre del 2024 il valore dei nuovi ordini
acquisiti complessivamente dall'azienda finlandese è stato di
1,85 miliardi di euro (+10%) e il valore del portafoglio ordini al
30 giugno scorso risultava pari a 7,61 miliardi (+22%). La sola
divisione Marine ha totalizzato nuovi ordini per 901 milioni (+17%),
di cui 595 milioni relativi ai servizi (+14%) e 306 milioni alla
fornitura di attrezzature (+22%), e il valore dell'orderbook del
segmento è risultato in crescita del +24% essendo pari a 3,15
miliardi di euro.
Wärstilä prevede che nei prossimi 12 mesi la domanda
relativa al settore marino sarà più elevata rispetto a
quella dei 12 mesi terminati lo scorso 30 giugno.
Commentando gli ultimi risultati trimestrali, il presidente e
amministratore delegato di Wärstilä, Håkan Agnevall,
ha rilevato che «nel mercato marittimo gli scambi commerciali
hanno continuato ad essere pesantemente influenzati dalle sanzioni
contro la Russia e dagli attacchi alle navi nel Mar Rosso. Il
commercio mondiale - ha osservato - si trova ad affrontare sfide
legate a distanze medie di trasporto marittimo più lunghe, a
costi di trasporto più elevati e a ritardi nelle supply chain
globali, che hanno avuto l'effetto di aumentare la domanda di
capacità navale. Durante la prima metà dell'anno gli
investimenti in nuove navi sono stati nettamente superiori rispetto
al corrispondente periodo dello scorso anno e l'adozione di
combustibili alternativi è rimasta ad un livello consistente.
Nonostante il continuo aumento della capacità e della
produzione dei cantieri navali, soprattutto in Cina e Corea del Sud,
i prezzi delle navi di nuova costruzione hanno continuato ad essere
elevati, indicando una carenza di capacità dei cantieri. Il
sentiment del mercato ha continuato a svilupparsi favorevolmente per
Wärtsilä, con uno slancio nei nostri segmenti chiave e con
i retrofit legati alla decarbonizzazione e con rotte commerciali più
lunghe che hanno sostenuto i servizi. Ad esempio, a maggio abbiamo
annunciato che forniremo i sistemi elettrici necessari per
convertire due traghetti Scandlines in una soluzione ibrida plug-in,
il più grande progetto di conversione al mondo nel suo
genere. L'ibridazione delle navi è una delle soluzioni per la
decarbonizzazione e, con questo progetto, possiamo aiutare
Scandlines a raggiungere l'obiettivo di realizzare operazioni senza
emissioni durante la navigazione entro il 2030».
Intanto nei giorni scorsi è stata raggiunta un'intesa sul
percorso di reindustrializzazione dello stabilimento della Wärstilä
di Bagnoli della Rosandra (Trieste) che prevede il trasferimento
delle attività produttive al gruppo armatoriale e logistico
Mediterranean Shipping Company, che vi produrrà carri
ferroviari, e il passaggio dal prossimo mese dei 261 lavoratori
dichiarati in esubero dall'azienda finlandese alla Innoway, nuova
società costituita da MSC e dal produttore austriaco di carri
ferroviari Innofreight. Per quanto riguarda il piano industriale di
Wartsila, la società si è impegnata a non operare
alcun licenziamento almeno per tutta la durata del piano
industriale, garantendo l'occupazione e la continuità delle
attività industriali dei siti di Trieste, Genova e Napoli che
danno lavoro a 800 persone.