Partecipando alla consultazione pubblica lanciata dalla
Commissione Europea sul suo progetto di nuove norme per il trasporto
terrestre e multimodale, che andrà a sostituire le linee
guida comunitarie per gli aiuti di Stato alle imprese ferroviarie,
nonché sul suo nuovo regolamento di esenzione per categoria
relativo ai trasporti, consultazione che si conclude oggi,
l'European Rail Freight Association (ERFA), associazione che
rappresenta operatori del trasporto ferroviario di merci, ha
esortato a limitare il campo di applicazione delle nuove misure di
sostegno pubblico ad aree di interesse comune al fine di evitare
distorsioni della concorrenza e ottimizzare l'impiego delle limitare
risorse finanziarie a disposizione.
«Dobbiamo pensare - ha spiegato il presidente dell'ERFA,
Dirk Stahl, illustrando la posizione dell'associazione - al ruolo
del denaro pubblico nel trasporto merci su rotaia in modo
strategico. C'è una quantità limitata di denaro di cui
il trasporto merci su rotaia può avvalersi e dobbiamo
garantire che qualsiasi cifra venga concessa ponderatamente. Oltre a
ciò, dobbiamo anche essere sempre consapevoli dei rischi
derivanti dall'introduzione del supporto statale in un mercato
competitivo».
L'ERFA si è detta concorde con il progetto di regolamento
della Commissione UE quando evidenzia l'opportunità di
“escludere dall'ambito di applicazione del presente
regolamento gli aiuti concessi alle imprese in difficoltà,
poiché tali aiuti dovrebbero essere valutati alla luce degli
orientamenti sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la
ristrutturazione di imprese non finanziarie in difficoltà”.
«Gli aiuti alla ristrutturazione - ha spiegato l'associazione
- sono altamente distorsivi in quanto solitamente avvantaggiano un
operatore ed eliminano gli incentivi alle imprese di trasporto
ferroviario delle merci ad essere finanziariamente responsabili.
Quindi al trasporto merci ferroviario - ha convenuto l'ERFA -
dovrebbero applicarsi le normali norme sugli aiuti di Stato per la
ristrutturazione».
Inoltre, l'ERFA ritiene che gli aiuti al funzionamento
dovrebbero essere limitati in quanto - ha specificato l'associazione
- «il ruolo degli aiuti di Stato non dovrebbe essere quello di
sostenere o incentivare modelli aziendali in declino. La Commissione
Europea - ha precisato l'ERFA - dovrebbe invece cercare di sostenere
il settore del trasporto merci su rotaia attraverso misure di
supporto indiretto come il supporto per la riduzione dei diritti per
l'accesso ai binari».
L'ERFA ha apprezzato anche la proposta della Commissione UE di
aumentare l'intensità degli aiuti per favorire l'introduzione
del sistema europeo di gestione del traffico ferroviario (ERTMS)
ponendo la soglia dell'80% dei costi ammissibili per progetti di
investimento relativi al sistema europeo di controllo dei treni
(ETCS), al futuro sistema di comunicazione mobile per le ferrovie
(FRMCS) e al funzionamento automatico dei treni (ATO) nonché
all'accoppiamento automatico digitale. «Ciò - ha
evidenziato l'associazione - invia il segnale che l'ERTMS è
una delle principali priorità finanziarie per quanto riguarda
i fondi». L'ERFA ha precisato che sosterrebbe anzi l'aumento
della soglia al 100% in quando ridurrebbe gli oneri amministrativi
per gli Stati che concedono gli aiuti.