I porti e gli aeroporti della Corsica sono fermi da ieri sera a
causa di uno sciopero proclamato da STC, il sindacato dei lavoratori
corsi, che ha definito «inaccettabile» l'annuncio del
segretario generale per gli Affari della Corsica, Alexandre Patrou,
secondo cui non è possibile derogare dall'obbligo di affidare
la gestione degli scali portuali e aeroportuali attraverso una gara.
Attualmente porti e aeroporti corsi sono gestiti dalla Chambre
de Commerce et d'Industrie (CCI) de Corse e affidarne la gestione
attraverso una procedura di gara è una strada fortemente
avversata sia dal sindacato che dal governo della Collettività
Territoriale Unica della Corsica: «lo Stato, dopo aver
convalidato e accompagnato la decisione comune della Collettività
della Corsica e dalla CCI de Corse di creare un sindacato misto
aperto che assicuri la gestione pubblica di porti e aeroporti - ha
affermato il presidente del Consiglio esecutivo della Corsica,
Gilles Simeoni - si rimangia la parola aprendo la strada ai grandi
gruppi internazionali. Noi - ha sostenuto - non molleremo».
Ricordando che da 30 anni STC si oppone all'effettuazione di
gare per le linee marittime e aeree, il sindacato ha evidenziato di
«essere altrettanto fermamente contrario a qualsiasi forma di
gara per queste infrastrutture». «Se la Francia, nella
sua logica di sottomissione all'Europa, decidesse di cedere tutte le
sue infrastrutture ai cinesi, ad un grande gruppo capitalista o ad
altri - ha specificato STC in una nota - tanto meglio per lei, ma da
parte nostra la risposta è chiara: per la Corsica non lo è!».