Baker Hughes - Nuovo Pignone rinuncia ad insediare proprie
attività industriali nel porto di Corigliano Calabro,
iniziativa che aveva portato all'inizio di quest'anno alla firma di
uno specifico atto e che faceva parte di un piano di investimenti
sino a 60 milioni di euro in Calabria annunciato alla fine dello
scorso anno dall'azienda
(
del
27
febbraio 2024). Comunicando l'abbandono del progetto industriale
e all'insediamento produttivo nel porto di Corigliano Calabro,
«progetto che - ha ricordato - l'Autorità di Sistema
Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio aveva fortemente
voluto, con l'appoggio convinto della Regione Calabria, degli
industriali, di tutto il fronte sindacale e anche della società
civile, ad eccezione di un'associazione locale che porta avanti
concezioni fuori dal tempo», il presidente dell'AdSP, Andrea
Agostinelli, ha specificato che, «al di là di un
incomprensibile e ingiustificato formalismo procedurale, la verità
è che la giunta comunale ha dimostrato, nei fatti che non
voleva l'insediamento industriale in un porto deserto da 40 anni,
condannandolo ad altri 100 anni di solitudine. Hanno detto no - ha
sottolineato Agostinelli - ad un'imperdibile occasione di sviluppo
nel pieno rispetto della sostenibilità ambientale. Hanno
detto no a 200 posti di lavoro e a 200 giovani che da domani
prenderanno la via del Nord per cercare la propria occupazione. Chi
non ha voluto che questo progetto si insediasse nel porto di
Corigliano Calabro - ha concluso il presidente dell'Autorità
di Sistema Portuale - si goda questa tragica vittoria!».