Togliere il porto di Marina di Carrara dalla gestione
dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale,
che amministra anche il porto di La Spezia, e porlo sotto quella
dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno
Settentrionale che già si occupa dei porti di Livorno, di
Piombino e dell'Isola d'Elba? Questa proposta, lanciata nei giorni
scorsi da Andrea Barabotti, deputato della Lega, che è
diventata oggetto della mozione n. 1829 dei consiglieri regionali
leghisti Massimiliano Baldini, Marco Landi e Elena Meini che sarà
presa in esame dal consiglio regionale della Regione Toscana, non
convince affatto Fit Cisl La Spezia, che ha evidenziato come «il
porto di Marina di Carrara abbia tratto soltanto benefici
dall'accorpamento con lo scalo della Spezia».
«Marina di Carrara - ha sottolineato il responsabile di
Fit Cisl La Spezia, Francesco Tartarini- vede ad oggi l'iter del
nuovo Piano Regolatore Portuale in avanzata fase procedurale. Non
dimentichiamoci poi che, come recentemente riconosciuto anche dagli
operatori di Marina di Carrara, il porto toscano ha beneficiato di
ingenti risorse finanziarie dell'ente di Via del Molo (l'AdSP della
Liguria Orientale, ndr), molto più che proporzionali
rispetto ai traffici generati. Anche in un'ottica di sinergia tra i
due porti - ha sollecitato Tartarini - occorre pertanto a nostro
avviso stabilire una corretta sensibilità anche su questa
tematica».
Piuttosto, il sindacato ha spronato a procedere nei tempi
previsti alla nomina del nuovo presidente della Autorità di
Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale, ente che ora è
guidato dal commissario straordinario Federica Montaresi dopo che il
presidente dell'AdSP, Mario Sommariva, aveva rassegnato le
dimissioni per essere nominato presidente del gruppo portuale e
logistico Spinelli
(
del 16,
23
e 25
settembre settembre).